PAOLA ARENSI
Cronaca

Il sindaco toglie la panchine: "Erano luoghi di bivacco. Restituiamo decoro al centro"

Casalpusterlengo, avviata la rimozione in viale Matteotti. Si proseguirà in altre zone "Vogliamo far capire ai giovani che pretendiamo rispetto delle regole e pulizia".

La rimozione delle panchine in viale Matteotti avviata ieri mattina

La rimozione delle panchine in viale Matteotti avviata ieri mattina

CASALPUSTERLENGO (Lodi)

Bivacchi e sporcizia, rimosse le prime panchine per garantire decoro e rispetto delle regole. È iniziata ieri mattina l’operazione di rimozione e spostamento di alcune panchine in città, avviata dall’amministrazione comunale di Casalpusterlengo, per tutelare il decoro urbano e garantire un utilizzo corretto degli arredi pubblici. Il primo intervento ha riguardato viale Matteotti, in prossimità della stazione ferroviaria, area scelta perché divenuta, negli ultimi mesi, luogo di aggregazione impropria e bivacco, con conseguenti episodi di degrado e sporcizia.

"Le sedute – spiega il sindaco Elia Delmiglio – erano diventate punti di ritrovo non autorizzati, con comportamenti che nulla hanno a che vedere con la socializzazione sana. Abbiamo deciso di partire da qui, perché la situazione era ormai insostenibile. Le panchine devono essere un luogo di incontro, di riposo o di semplice conversazione, non un luogo di bivacco". Il sindaco sottolinea che il provvedimento ha anche una valenza educativa: "Vogliamo far comprendere, soprattutto ai giovani, che è fondamentale rispettare le regole e mantenere pulite le aree pubbliche. Il rispetto degli spazi comuni è una responsabilità di tutti e quindi dobbiamo lavorare in questa direzione". L’intervento non si limiterà a viale Matteotti. Nei prossimi giorni, analoghe operazioni interesseranno il parco del Brembiolo e la pista ciclopedonale, dove si sono verificati episodi simili di utilizzo improprio delle panchine. "Le sedute in buone condizioni non saranno eliminate, ma spostate in aree più idonee, dove possano tornare a svolgere la loro funzione originaria di luoghi di incontro e riposo", precisa Delmiglio. Il Comune rassicura i cittadini: la rimozione non significa privazione di spazi pubblici, ma restituzione del decoro alle zone più sensibili della città. L’obiettivo è rendere gli arredi urbani nuovamente fruibili in maniera corretta. "Il messaggio che vogliamo lanciare – conclude il primo cittadino – è chiaro: la città deve essere vissuta da tutti con rispetto reciproco. Le regole valgono per ogni cittadino, senza eccezioni".