PAOLO GIROTTI
Cronaca

A Legnano i conti del sociale non tornano più, l’allarme di Fondazione Ticino-Olona per coprire tutte le richieste: “Servirebbe il doppio dei fondi”

La Fondazione ha ricevuto 96 progetti da parte di enti e terzo settore. Bambini e adolescenti, fragilità e arte i tre ambiti principali d’intervento

Il direttivo della Fondazione Ticino Olona

Il direttivo della Fondazione Ticino Olona

Legnano (Milano), 17 giugno 2025 – Poco meno di cento progetti presentati per una richiesta complessiva di contributi che supera abbondantemente (poco meno del doppio) le risorse disponibili e così per la Fondazione Ticino Olona si propone il solito, eterno quesito: finanziare poco e così finanziare tutti, oppure puntare sulla qualità del progetto seguendo una strada diversa? Alla fine di maggio, infatti, è scaduto il termine per la presentazione dei progetti sugli altri tre bandi che erano ancora attivi dopo quello sugli oratori, chiuso pochi giorni prima.  

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"Siamo preoccupati” 

Questo passaggio ha aperto le porte al periodo più intenso e più delicato dell’anno per la Fondazione, che coincide con l’approvazione dei progetti che saranno infine ammessi al contributo. “Riepilogando, ci sono 96 progetti, distribuiti in modo ragionevole tra gli ambiti territoriali, con richieste che sono poco meno del doppio del plafond disponibile per questi bandi – spiega il presidente della Fondazione Ticino Olona, Salvatore Forte –. Da una parte quindi la gioia di un territorio attento e partecipe, dove il mondo del volontariato si prodiga per aiutare chi è meno fortunato di noi, per promuovere arte e cultura oppure (ed è la felice sorpresa di quest’anno) per essere a fianco dei bambini e dei giovani e dei loro bisogni. Dall’altra la preoccupazione di non avere risorse sufficienti affinché tutti i progetti meritevoli possano vedere la luce. Una preoccupazione che si ripete quasi tutti gli anni e che però ultimamente segnala la necessità di trovare nuove risorse per non spegnere sul nascere gli entusiasmi e la voglia di fare, tenendo presente che l’opera di sussidiarietà che gli enti fanno non è facilmente ed efficacemente sostituibile dagli enti pubblici”.     

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I progetti e la realtà 

I numeri parlano chiaro: per il bando Bambini, adolescenti, giovani sono stati presentati 36 progetti per una richiesta pari a oltre 228mila euro, ma a disposizione ce ne sono 100mila; per il bando Fragilità il gap tra le richieste totali del 24 progetti, 161mila euro, e la disponibilità, 100mila, è meno accentuato ma comunque è consistente; per il bando Arte e Cultura, infine, a fronte di una disponibilità di 130mila euro sono stati richiesti oltre 226mila euro suddivisi in 36 progetti. 

“Coinvolgere la comunità” 

“Nuove risorse si trovano se si coinvolge tutta la comunità, nella consapevolezza che non è sufficiente tamponare le emergenze ma occorre investire in qualcosa che guardi anche al futuro – continua Forte –.. Pubblico, privato sociale e privato profit dovranno muoversi in maniera sinergica e confrontarsi su quali siano le azioni migliori sulle quali investire”. Entro la fine del mese di giugno dovrebbero arrivare gli esiti.