
Fabio Ravasio e Adilma Pereira
Busto Arsizio (Varese), 19 maggio 2025 – Igor Benedito, figlio di Adilma, scarica la madre. Quello che viene considerato come l'autore materiale dell'omicidio Ravasio ha preso la parola questa mattina in tribunale per chiarire la sua posizione con dichiarazioni spontanee: "Dopo le udienze, dopo aver visto le immagini del luogo dell'incidente, dopo aver ricordato quei momenti e dopo aver sentito descrivere il volo del corpo della vittima e dopo aver parlato con tante persone voglio dire che sono dispiaciuto per quello che è successo e che chiedo scusa a tutti per il male che ho fatto".
La vittima, compagno della 49enne, morì travolta da un'auto a Parabiago il 9 agosto 2024. Per l'accusa si trattò di un omicidio camuffato da incidente stradale: Benedito era alla guida della Opel che travolse Ravasio e il piano sarebbe stato ideato dalla madre del giovane per incassare l'eredità.
"Quando sono stato sentito dal pubblico ministero non ho detto la verità su mia madre - ha detto ancora Benedito che davanti al Pm negò che Adilma Pereira sapesse qualcosa dell'accaduto -. Lei ha avuto un ruolo in questo omicidio, ma io ho sbagliato perché volevo proteggere per tutta la mia vita la mia famiglia e mia madre, ma ora mi rendo conto che questo non è giusto e che io devo pensare a me e ai miei fratelli e alle mie sorelle. Spiegherò tutto quello che so quando sarà il momento, ma devo liberarmi di questo peso ora".
Benedito è il quinto coimputato a fare spontanee dichiarazioni chiedendo perdono e indicando la 49enne, in quest'ultimo caso in modo meno esplicito, come coinvolta nell'accaduto. Nel caso delle precedenti dichiarazioni i quattro coimputati hanno indicato nella donna l'ideatrice e organizzatrice dell'omicidio.