RO. CAN.
Cronaca

Crisi alla storica Ratti di Como: a casa in 55 entro luglio

Il noto marchio tessile negli ultimi anni si è trovato a fronteggiare, insieme alle altre aziende del settore, la crisi che ha investito il comparto e non ha risparmiato neppure l’alta gamma

La Ratti di Como, storico marchio del tessile lariano

La Ratti di Como, storico marchio del tessile lariano

Como, 6 maggio 2025 – Un accordo favorevole, ma pur sempre una procedura di licenziamento collettivo, quello concluso tra Ratti Spa Società Benefit, Filctem Cgil e Femca Cisl dei Laghi che comporterà, da qui all’inizio di luglio, alla riduzione di 55 posti di lavoro. Il noto marchio tessile negli ultimi anni si è trovato a fronteggiare, insieme alle altre aziende del settore, la crisi che investito il comparto e non ha risparmiato neppure l’alta gamma. 

La riduzione del personale: da 470 a 420 dipendenti 

La decisione di ridurre il personale, passando da 470 a 420 dipendenti, è maturata dopo l’esaurimento di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Il 28 aprile i lavoratori riuniti in assemblea hanno approvato, praticamente all’unanimità, l’accordo che si basa sulle uscite volontarie.

I sindacati e le due strade previste dall’accordo 

"I contenuti dell’accordo prevedono due strade differenti a seconda che si tratti di lavoratori volontari pensionabili o non pensionabili, ai quali verrà` comunque garantito il pagamento del preavviso e della relativa contribuzione contrattualmente prevista - spiegano Carlotta Schirripa della Femca Cisl del Laghi e Cinzia Francescucci della Filctem Cgil di Como -. Per coloro che accedono alla pensione: integrazione della NASpI al 100% della retribuzione netta per i primi 12 mesi e al 90% per i restanti mesi, fino al raggiungimento del diritto alla pensione. Copertura sanitaria tramite il Fondo Sanimoda per tutta la durata della NASpI. Per i lavoratori volontari non prossimi alla pensione: un’indennità economica di uscita calcolata in base all’anzianità di servizio".

Le indennità  

Per i lavoratori con cinque anni di anzianità è prevista un’indennità di 6 mensilità nette, da 5 a dieci anni di anzianità 8 mensilità nette, da 10 a 20 anni 10 mensilità, oltre i 20 anni 15 mensilità nette alle quali si aggiunge il trattamento welfare, sempre calcolato in base all’anzianità (variabile da 500 a 3000 euro).