REDAZIONE BRESCIA

Sesso e soldi, gestiva tre centri massaggi a luci rosse ma percepiva il reddito di cittadinanza

Prostituzione a Desenzano, chiuse le attività dove lavoravano sei massaggiatrici. Un giro d’affari in nero che aveva fruttato all’uomo oltre 400mila euro

Chiusi a Desenzano tre centri massaggi a luci rosse

Chiusi a Desenzano tre centri massaggi a luci rosse

Desenzano (Brescia), 7 agosto 2025 - Gestiva tre centri massaggi a luci rosse ma contemporaneamente percepiva il reddito di cittadinanza  nonostante avesse incassato negli ultimi anni oltre 400mila euro.

Tre centri massaggi nel comune di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, sono stati sequestrati nel corso di un'operazione congiunta della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Brescia e della Compagnia della Guardia di Finanza di Desenzano.

Sesso e soldi

Durante i controlli sono state identificate sei donne impiegate come massaggiatrici, di cui due lavoravano in nero e una, cittadina cinese, risultava irregolare sul territorio nazionale. Le indagini hanno portato alla luce un'attività di sfruttamento della prostituzione, con prestazioni a offerte ai clienti in cambio di denaro contante.

Reddito di cittadinanza

Il titolare delle attività è risultato percettore del reddito di cittadinanza, nonostante - secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle - abbia incassato oltre 400mila euro non dichiarati tra il 2020 e il 2023.L'uomo è stato denunciato per indebita percezione del sussidio, avendo omesso di dichiarare i ricavi e la titolarità di conti correnti. Oltre ai tre immobili, le forze dell'ordine hanno sequestrato 11mila euro in contanti, un'autovettura e una somma ulteriore in banconote di vario taglio.

"Schiavitù”

Durante l'operazione sono state scoperte altre tre lavoratrici in nero, anch'esse irregolari, nonché la presenza di un dormitorio, una sala ristoro e condizioni igienico-sanitarie non conformi alle normative vigenti.

"È solo la prima fase di un'azione di controllo mirata a individuare forme occulte di prostituzione, spesso collegate a fenomeni criminali - ha dichiarato il Questore di Brescia Paolo Sartori -. Attività che non saranno tollerate".