PAOLA PIOPPI
Cronaca

Le strade che dividono. Tutti i "no" alla Canturina bis dal comitato di cittadini

La bocciatura: "Il collegamento sposterà il traffico di poche centinaia di metri"

I progetti per nuovi collegamenti sono sempre tema di confronto sia nei centri abitati grandi che in quelli minori

I progetti per nuovi collegamenti sono sempre tema di confronto sia nei centri abitati grandi che in quelli minori

Una "totale contrarietà alla realizzazione della Canturina bis, sia per il lotto definito dalla recente convenzione Regione-Provincia, sia per quello che dovrebbe essere il suo sviluppo complessivo". È quanto ribadisce il Coordinamento per una mobilità sostenibile – no Canturina Bis, attraverso i portavoce Matteo Aiani e Sofia Castoldi, a fronte dei "69,5 milioni di euro a debito della Regione, per bypassare il solo quadrivio di Mirabello". Il Coordinamento, nel suo intervento, parla di "un’infrastruttura inutile e dannosa, che deturperebbe dal punto di vista paesaggistico e ambientale una delle poche aree verdi rimaste nel territorio della Brianza Comasca". Senza nel contempo dare soluzioni efficaci al problema della mobilità, aggiungono. "Infatti la strada, nel migliore dei casi, servirebbe solo a spostare il traffico di poche centinaia di metri, lasciando insolute le domande di mobilità che invece, pensiamo vadano risolte attraverso il potenziamento del trasporto pubblico e forme di mobilità sostenibile". La presa di posizione arriva in seguito all’approvazione, avvenuta il 16 luglio, della convenzione tra Provincia di Como e Regione, che definisce i tempi e i costi di realizzazione dell’opera per il lotto 2. L’infrastruttura stradale verrà realizzata, a partire da via Genova fino a via Marche, con un’intersezione prevista sulla SP39 tra Figino e Mirabello. "È previsto - prosegue il Coordinamento - che la Regione ricorrerà all’indebitamento per la copertura finanziaria del fondo individuato, pari a 65,9 milioni, che verranno impiegati per la costruzione. A questi si aggiungeranno 2,6 milioni dalle casse della Provincia". Paola Pioppi