Como, 7 agosto 2025 – In camera di sicurezza sono finiti in cinque, una banda di sudamericani arrivata dall'hinterland milanese per commettere furti a passanti e alle auto dei turisti.

La Squadra Mobile di Como li ha arrestati ieri pomeriggio in flagranza - 2 cubani di 42 e 29 anni, 2 colombiani di 32 e 41 anni, e una donna colombiana di 36 anni – finiti questa mattina davanti al giudice per il processo direttissimo, con le accuse di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, porto ingiustificato di armi proprie e improprie e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
Verso le 12.30 i poliziotti hanno notato un’auto che proseguiva lenta, sostando di tanto in tanto in prossimità di altri veicoli parcheggiati. E hanno intuito che poteva trattarsi di sopralluoghi per capire quale derubare.
Quando gli agenti hanno visto scendere dall’auto il 32enne colombiano, lo hanno pedinato, notando da subito l’auricolare che gli permetteva di essere in contatto con gli altri soggetti che man mano venivano informati di spostamenti e furti.
I complici sono stati individuati poco dopo in Piazza Volta, seguiti fino in viale Varese, e bloccati mentre aprivano un’auto parcheggiata, dalla quale rubavano valigie e zaini, mentre il 32enne faceva da palo.
A quel punto gli agenti sono intervenuti, ma i cinque hanno reagito con calci e pugni per fuggire: nonostante la resistenza, i poliziotti sono riusciti a immobilizzarne due e portarli in Questura. Nel frattempo la donna, il 42enne cubano ed il 32enne colombiano, sono fuggiti a bordo della loro auto, inseguiti e intercettati a Bregnano dalla Polizia Stradale di Busto Arsizio, grazie al tracciamento tramite Gps in quanto si trattava di un'auto a noleggio.
Il 42enne cubano e donna, sono stati sono accusati anche di detenzione illecita di armi, in quanto in possesso di strumenti da effrazione, mentre il 29enne cubano è stato denunciato per possesso di chiavi alterate e grimaldelli, avendo già precedenti di polizia a specifici. Infine a carico di quest'ultimo è emersa una condanna esecutiva, delle durata di un anno e 11 mesi, per resistenza a pubblico ufficiale e rapina.
Al termine del processo, il giudice ha disposto un rinvio a settembre, e disposto per tutti la custodia cautelare in carcere, mandandoli al Bassone.