
Al centro, il bagnino Matteo Formenti, trovato morto alcuni giorni dopo che nella piscina dove lavorava è annegato un bambino di 4 anni
Brescia – Un venerdì pomeriggio un bambino di 4 anni cade nell’acqua della piscina di Castrezzato e viene raccolto in fin di vita. Due giorni dopo muore in ospedale. Lo stesso giorno, uno dei bagnini dell’impianto scompare e fa perdere le sue tracce. Iniziano le ricerche e, dopo meno di 72 ore, il suo cadavere viene ritrovato in un bosco vicino a Cologne. Quell’uomo si chiamava Matteo Formenti e aveva 37 anni. Secondo le prime ricostruzioni, si è tolto la vita.
Gli eventi, nella loro tragica concatenazione, sembrano tratteggiare un legame che, dall’acqua di quella piscina nel Bresciano, come un filo, arriva fino ai piedi del Monte Orfano, dove il corpo di Formenti ha giaciuto immobile per giorni. Un legame di dolore di cui rimangono due vite spezzate, due famiglie distrutte e una comunità che si interroga su come un attimo d’estate possa trasformarsi nel buio più profondo.