MI.PRAN.
Cronaca

“Pensavo di aver colpito un sasso”. Presa la pirata che ha falciato Diana Siminescu, mamma di quattro figli

Calvagese, nove telecamere hanno restituito quattro targhe sospette. Ma il colpo di scena è arrivato da un autodemolitore: il padre della 24enne gli aveva chiesto di riparare un’Audi A3 con il frontale danneggiato sul lato destro

Diana Siminescu e il luogo dove è avveuto l'incidente, la donna di 42 anni

Diana Siminescu e il luogo dove è avveuto l'incidente, la donna di 42 anni

Ha raccontato di non essersi resa conto di avere investito una persona e che ha pensato di essere entrata in collisione con un sasso la pirata della strada di 24 anni, che ha ucciso Diana Siminescu, la mamma di quattro figli lasciata a morire sul lato della Strada Provinciale 78 durante la serata di giovedì. La donna, vive a Calvagese della Riviera come la vittima e entrambe stavano tornando a casa dopo avere trascorso la serata fuori: Diana con alcuni conoscenti e la pirata al lavoro in un ristorante.

È accaduto attorno a mezzanotte, mentre la madre quarantaduenne andava verso la sua abitazione poco distante. Un automobilista di passaggio, tra l’altro, avendo visto una persona camminare sul ciglio della strada, ha chiamato il 112 avvisando della presenza di un pedone in una zona non illuminata. Purtroppo Diana, nonostante la macchina dei soccorsi sia stata allertata per tempo, è stata trovata dopo un’ora e mezza. Non è noto se sia spirata immediatamente o sia rimasta agonizzante sul ciglio della strada, dove la sua investitrice l’ha lasciata.

Vicino a lei, stesa parzialmente in un fosso, sono rimasti i pezzi di una berlina scura, riconosciuti come appartenenti a una Audi A3 nera. La Stradale di Salò, coordinata dalla Procura, ha setacciato i varchi elettronici della zona. Nove telecamere tra Calvagese e Polpenazze hanno restituito quattro targhe sospette. Ma il colpo di scena è arrivato da un autodemolitore: il padre della ventiquattrenne gli aveva chiesto di riparare un’Audi A3 con il frontale danneggiato sul lato destro.

La ragazza, incensurata, sostiene di non aver visto nulla. Tornava dal lavoro quando ha avvertito un urto: "Forse un sasso", ha detto agli agenti. Si è fermata qualche metro più avanti, poi è ripartita. A casa, ha raccontato tutto ai genitori. Scaduta la flagranza di reato, non è stata portata in carcere. Ma le accuse sono pesanti: omicidio stradale e fuga. L’Audi è sotto sequestro, i danni sono compatibili con l’impatto mortale. Il corpo di Diana, che era sposata con un agente della polizia locale di Vallio Terme, è stato restituito ai suoi cari. I funerali si svolgeranno martedì mattina nella Parrocchia di Calvagese.

Mi.Pran.