REDAZIONE BRESCIA

L’avvocato milanese e la ristoratrice bresciana: chi erano le vittime, Sergio Ravaglia e Anna Maria De Stefano

Lui aveva seguito alcuni dei casi più importanti della giustizia italiana. Lei gestiva la nota Locanda San Lupo, in Val Tidone

Il mistero dell’ultraleggero precipitato a Brescia, dall’assenza di scatola nera all’ipotesi dello “stallo a vite”: cosa sappiamo

Le due vittime di questa tragedia, Sergio Ravaglia e Anna Maria De Stefano, erano da molti anni compagni di vita. Ravaglia era un noto avvocato del foto milanese. Dopo la laurea all’Università Statale, aveva intrapreso una lunga carriera nell’ambito del diritto di famiglia e della consulenza patrimoniale. Aveva ricoperto ruoli di rilievo in importanti vicende giudiziarie italiane, tra cui Mani Pulite, il disastro della Costa Concordia e il caso del crac Parmalat, dove difese Stefano Tanzi, figlio del fondatore Calisto. Il suo studio si trovava in piazza Castello, nel centro di Milano.

Circa dieci anni fa aveva aperto un proprio studio e rallentato l’attività lavorativa per dedicarsi alla famiglia e alle sue passioni: le automobili e il volo. Era riuscito a prendere il brevetto di volo e comprato l’ultraleggero Promecc Aerospace Freccia RG: un gioiello.

La compagna, Anna, era una ristoratrice piacentina. Insieme al socio Angelo Tognini gestiva la Locanda San Lupo, locale apprezzato della Val Tidone aperto nel 2016 a Ziano Piacentino. In seguito alla tragedia, il ristorante ha sospeso temporaneamente l’attività in segno di lutto.

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