BEATRICE RASPA
Cronaca

Aereo ultraleggero precipitato in autostrada: mancano scatola nera e piani di volo. “Il pilota ha tentato di aprire il paracadute”

Brescia, parte in salita l’indagine per risalire alle cause che hanno portato allo schianto: morti Sergio Ravaglia e la compagna Anna Maria De Stefano

La drammatica sequenza dello schianto ripresa dalle telecamere

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Azzano Mella (Brescia), 24 luglio 2025 – Nessuna scatola nera. Nessuna comunicazione di rotta. Parte in salita l’inchiesta che la procura ha aperto sull’incidente in cui l’altroieri hanno perso la vita l’avvocato milanese Sergio Ravaglia, 75 anni, e la compagna, Anna Maria De Stefano, 50, il cui ultraleggero è crollato a picco sul raccordo “Corda Molle”, il raccordo fra A21 e A4, ad Azzano Mella, nel Bresciano.

Aereo ultraleggero precipitato in autostrada: mancano scatola nera e piani di volo. “Il pilota ha tentato di aprire il paracadute”

Il pm Giovanni Tedeschi procede per omicidio colposo - il fascicolo al momento è a carico di ignoti - e spera di ricostruire la causa dello schianto del Promecc Aerospace Freccia RG, un piccolo gioiello in carbonio di proprietà dell’avvocato e pilota.

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L’avvocato e la compagna con la passione del volo: chi sono Sergio Ravaglia e Anna Maria De Stefano, morti nello schianto con l’ultraleggero

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ultraleggero precipitato s p19 Corde Molle due deduti tra Flero, Brescia 22 luglio2025. Fotolive Filippo Venezia

Non si sa dove le vittime fossero dirette: gli ultraleggeri volano sotto i mille metri, senza entrare nello spazio aereo, e non sono obbligati a dotarsi di piani di volo. Al proprietario, così come al meccanico che si era occupato del mezzo, la Polstrada è risalita grazie a un brandello del libretto di manutenzione di bordo, sopravvissuto alla palla di fuoco generata dall’impatto.

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ultraleggero precipitato s p19 Corde Molle due deduti tra Flero, Brescia 22 luglio2025. Fotolive Fabrizio Cattina

L’FG era decollato da Gragnano Trebbiense, nel Piacentino – dimorava nell’hangar dell’Aeroclub di Piacenza – e intorno a mezzogiorno è stato visto dagli automobilisti in transito perdere progressivamente quota, avvitarsi su se stesso, puntare il muso al suolo e piombare di colpo sulla strada.

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A terra, tra i detriti, è rimasto parte del paracadute che il pilota aveva tentato disperatamente di lanciare. Ieri intanto a Brescia è arrivato un esperto di incidenti aerei dell’Avns (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) a cui il procuratore Francesco Prete ha chiesto una valutazione preliminare sui detriti dell’FG per capire se sia effettuabile o meno una consulenza tecnica. Il sopralluogo proseguirà oggi. Sotto la lente, la manutenzione e la revisione del velivolo.