REDAZIONE BRESCIA

I precedenti degli ultimi mesi: boom di incidenti di volo in Lombardia

Quest’anno, dai cieli della regione sono caduti al suolo diversi velivoli: finora i morti sono quattro

Il mistero dell’ultraleggero precipitato a Brescia, dall’assenza di scatola nera all’ipotesi dello “stallo a vite”: cosa sappiamo

Questo non è che l’ultimo degli incidenti di volo avvenuti in Lombardia negli ultimi mesi. In primavera, altri quattro velivoli precipitato al suolo e due piloti sono morti. Il primo aveva 67 anni ed era alla guida di un girocottero – una sorta di mini-elicottero – quando nel pomeriggio del 2 marzo si è schiantato nei campi di Sannazzaro de’ Burgondi, non lontano dalla raffineria dell’Eni. La seconda vittima, di 58 anni, è precipitata con il suo aliante in Val Cavagna, non distante dal lago di Lugano, il 3 marzo.

Appena pochi giorni prima, il 28 febbraio, un ultraleggero con a bordo l’imprenditore Alberto Porto e sua moglie si è schiantato non lontano dalle case di Cino, in Bassa Valtellina, ed è solo grazie alla competenza del pilota e ai paracaduti del velivolo che entrambi si sono salvati (anche se l’uomo rischia di perdere un occhio). Ancora: il 20 febbraio un aliante a motore è precipitato nel lago di Varese, il pilota è rimasto gravemente ferito e ci sono voluti due giorni di lavoro per estrarre il relitto dalle acque.

Il quinto incidente, il meno grave, è avvenuto il 2 marzo all’Aeroclub di Alzate Brianza – da cui per altro era decollato il sessantasettenne morto sul girocottero – e ha coinvolto un ultraleggera che, in fase di atterraggio, è finito fuoripista causando anche un pericoloso sversamento di carburante: fortunatamente le due persone a bordo non sono rimaste ferite.