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Alessia Fucarino, un tumore e una malattia rara, lancia petizione: “Più permessi per potersi curare: 18 ore non bastano”

Già circa 20mila le firme raccolte su Change.org dalla giovane che, con una lotta contro il cancro alle spalle e una rara sindrome genetica, sta combattendo una battaglia sociale: “Ho finito ferie e permessi per potermi curare, 18 ore in un anno non bastano per prendersi cura della propria salute”

#18orenonbastanopiu è l'hashtag nonché il nome della campagna su change.org lanciata dalla bresciana Alessia Fucarino

#18orenonbastanopiu è l'hashtag nonché il nome della campagna su change.org lanciata dalla bresciana Alessia Fucarino

Brescia, 24 luglio 2025 – È arrivata a sfiorare le 20mila firme e continua a crescere la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org dalla bresciana Alessia Fucarino, 24 anni e un lungo passato e presente di gravi malattie.  #18orenonbastano è lo slogan, nonché il tag scelto dalla giovane che chiede “più permessi sul lavoro per potersi curare”. Fucarino, infatti, ha combattuto contro un tumore ovarico dall’età di 12 anni. Ora ne è guarita ma deve comunque effettuare controlli periodici contro una forma di cancro che ancora oggi, spesso, non lascia scampo a chi ne è colpita. Visite mediche e controlli radiologici sono ad oggi l’unico strumento di prevenzione e cura. Inoltre la giovane è cieca da un occhio e ha una malattia rara. Deve dunque sottoporsi di frequente a controlli medici e le 18 ore annue previste dal contratto di lavoro per queste necessità non sono sufficienti. Da qui la sua raccolta firme, per cambiare le cose. Per lei e per tutti.

Il tumore ovarico, la cecità, la malattia rara

“Nel 2013, a soli 12 anni, mi è stato diagnosticato un carcinoma ovarico – racconta Alessia Fucarino su Change.org per spiegare lo scopo della sua petizione –. Una patologia che ha richiesto subito un percorso di diagnosi e cura molto complesso: 2 interventi chirurgici, 7 cicli di chemioterapia sperimentale e un autotrapianto di cellule staminali. Oltre al tumore, dalla nascita convivo con una microftalmia — una cecità completa all’occhio sinistro — e con la sindrome di Coffin-Siris (una malattia rara che comporta  genericamente alcune forme di ritardo mentale, lineamenti del volto accentuati, ipoplasia o assenza dell'unghia del quinto dito delle mani o dei piedi, distorsioni alla colonna vertebrale e un'incidenza maggiore di malattie quali anomalie cardiache, infezioni del tratto respiratorio – fonte Regione Veneto) che mi è valsa un'invalidità del 60%”. 

“Ho 20-30 visite l’anno”

A fronte di un quadro clinico estremamente complesso la giovane sottolinea la necessità di doversi prendere cura costantemente della propria salute tramite visite mediche e controlli, tuttavia ad oggi Focarino può solo contare sulle 18 ore di permesso concesse, per legge, dal datore di lavoro: “Ma 18 ore non sono sufficienti per tutte le visite che devo fare in un anno. Ho chiesto un aggravamento della mia condizione per poter usufruire di qualche agevolazione, ma la commissione ha deciso che, essendo guarita dal tumore da oltre 10 anni, il mio caso non è “così grave”. Eppure, per prendermi cura di me, ho bisogno di circa 20-30 visite l’anno, tra controlli dermatologici, cardiologici, ginecologici, radiologici e oculistici. Per la microftalmia, ad esempio, devo recarmi spesso a Reggio Emilia, un viaggio che mi occupa una giornata intera.”