MILLA PRANDELLI
Cronaca

Lago di Garda preso d’assalto da 18 milioni di turisti in quattro mesi, Legambiente lancia l’allarme

Il caso di Sirmione nel ponte del 25 Aprile deve fare riflettere. La Goletta dei laghi fa tappa a Peschiera, dove gli ambientalisti lanciano una serie di proposte per evitare un’invasione incontrollata

La goletta dei laghi di Legambiente sul Benaco

La goletta dei laghi di Legambiente sul Benaco

Peschiera del Garda, 5 luglio 2025 – Numeri da capogiro, strade intasate e lavoratori e residenti in difficoltà. Il lago di Garda è sempre più vittima del suo stesso successo e dell’apprezzamento che riscuote a livello nazionale e internazionale.

Legambiente, con la sua Goletta dei Laghi, oggi a Peschiera del Garda, durante un incontro pubblico, ha dichiarato guerra all’overtourism: un fenomeno che rischia di compromettere l’equilibrio del Benaco nelle tre regioni su cui esso si estende ovvero la Lombardia, il Veneto e il Trentino.

Sirmione presa d'assalto dai turisti
Sirmione presa d'assalto dai turisti

I dati parlano chiaro: 18 milioni di presenze turistiche nei soli quattro mesi estivi, a fronte di appena 190mila residenti. Un’invasione che ha raggiunto livelli critici, con picchi del +32% sulla sponda veneta, +23% in Lombardia e +19% in Trentino.

Lago di Garda preso d’assalto da 18 milioni di turisti in quattro mesi, Legambiente lancia l’allarme

Per quanto concerne la Lombardia alcuni comuni hanno visto crescere il turismo in modo esponenziale: Lonato del Garda (+50% dal 2014), Padenghe (+45%), Manerba e Toscolano Maderno (+36%). E poi c’è Sirmione, che nelle scorse settimane è andata in tilt per l’arrivo improvviso di migliaia di visitatori, bloccando strade e servizi.

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Si pensi anche al recente caso di Overincoming a Sirmione, che si è completamente bloccata a causa dei troppi arrivi di visitatori. “L’impatto crescente del turismo nei territori lacustri, in particolare nell’area gardesana, impone una riflessione profonda sul modello di sviluppo che è stato adottato finora.

Troppi turisti in troppo poco spazio significano meno vivibilità per chi ci abita, servizi al limite della capacità, squilibri economici crescenti e un ambiente sempre più fragile - dichiarano Luigi Lazzaro, Barbara Meggetto e Andrea Pugliese, rispettivamente presidenti di Legambiente Veneto, Lombardia e Trento, intervenendo all’incontro di Peschiera - Per affrontare questa sfida in modo costruttivo, Legambiente propone un pacchetto di misure articolate in dieci azioni prioritarie, rivolte ad amministrazioni, operatori del settore, residenti e turisti. L’obiettivo è costruire un modello di turismo più equilibrato, responsabile e sostenibile, capace di tutelare il territorio e garantire benefici che siano duraturi per le comunità locali”.

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Le 10 proposte di Legambiente per contrastare il sovraffollamento turistico sul Garda.

  • Sviluppo di una mobilità d’accesso integrata e intermodale per decongestionare il traffico e ridurre l’utilizzo dell’auto.
  • Introduzione di una regolamentazione sugli affitti brevi e incentivi per favorire la locazione abitativa destinata ai residenti.
  • Definizione della capacità di carico turistica per ciascuna località, con l’obiettivo di limitare l’accesso nei periodi critici e preservare l’equilibrio ambientale e sociale.
  • Destinazione vincolata della tassa di soggiorno al miglioramento dei servizi pubblici e delle infrastrutture locali.
  • Adozione di sistemi di certificazione per le destinazioni e gli operatori, finalizzata a promuovere una gestione responsabile dei flussi e a ridurre l’impatto ambientale e il consumo delle risorse.
  • Creazione di tavoli di ascolto permanenti e partecipati, aperti alla cittadinanza, per raccogliere istanze e monitorare gli effetti del sovraffollamento turistico.
  • Diversificazione dell’offerta turistica per ampliare il target di visitatori e ridurre la concentrazione nei periodi di alta stagione.
  • Rimodulazione delle attività promozionali: rallentare la comunicazione su località già sovraesposte e incentivare la promozione nelle stagioni “intermedie” o in occasione di eventi mirati, per attrarre un pubblico più selezionato.
  • Disincentivazione dell’escursionismo organizzato di massa, che genera sovraffollamento, criticità nella gestione dei rifiuti e dei servizi e un limitato impatto economico positivo sul territorio.
  • Diffusione di un vademecum per i visitatori, con indicazioni chiare su comportamenti responsabili e regole da rispettare nelle località ospitanti.