
. dei 32 punti in cui si è svolto il prelievo delle acque promosso Legambiente
Luci e ombre per Maggiore e Ceresio. La consueta campagna estiva di Legambiente "Goletta dei Laghi" ha emesso i suoi verdetti. Guardando in casa varesina emerge una situazione variegata, tra casi positivi e altri invece particolarmente problematici. Partendo dal Lago Maggiore i monitoraggi effettuati dal "Cigno verde" lungo la sponda lombarda hanno interessato in totale sei punti, con diverse conferme rispetto allo scorso anno. Tre punti sono risultati entro i limiti di legge: si tratta dello scarico della terrazza di piazza Garibaldi a Luino, con lo stesso risultato dello scorso anno; della foce del torrente Bardello a Brebbia, dal 2017 sempre risultato fuori dai limiti; del canale di scarico presso la spiaggetta di Lisanza a Sesto Calende, campionato per la prima volta lo scorso anno quando era risultato fortemente inquinato. Due punti risultano inquinati, ovvero la foce del torrente Tresa a Germignaga, che negli ultimi due anni era risultato nei limiti e la foce del torrente Acqua Negra a Ispra, dal 2010 sempre fuori dai limiti (tranne che nel 2021). Un punto, la foce del rio Boesio a Laveno Mombello, è risultato fortemente inquinato, confermandosi come area particolarmente critica: ha la stessa valutazione dal 2010.
Passando al Lago Ceresio sono stati monitorati due punti in provincia di Varese, entrambi a Porto Ceresio. Entro i limiti di legge la foce del torrente Vallone, che era risultato fortemente inquinato lo scorso anno. Fortemente inquinato infine il punto alla foce del rio Bolletta: entro i limiti negli ultimi due anni, torna a mostrare concentrazioni fuori dai limiti, come dal 2010 al 2022. Non sono monitorati invece dalla Goletta di Legambiente gli altri laghi del territorio, come Monate, Comabbio, Ghirla e Varese, quest’ultimo tornato balneabile nel 2022 in seguito al lavoro di risanamento svolto dall’Accordo quadro di sviluppo territoriale promosso da Regione Lombardia.
Lorenzo Crespi