
Tragedia a Castrezzato
Rovato (Brescia) – Si è svolta alle 10 la cerimonia civile di saluto al bimbo di quattro anni che è annegato nella piscina “Tintarella di Luna” di Castrezzato lo scorso venerdì e che per due giorni è rimasto sospeso tra la vita e la morte grazie agli sforzi dei medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che hanno fatto il possibile per salvarlo. Nonostante tutto il piccino domenica scorsa è spirato, lasciando nel dolore i suoi giovanissimi genitori.
I funerali si sono tenuti nella Casa del Commiato Remondina di Via XX Aprile a Rovato, alla presenza di moltissime persone di Rovato, Castelcovati –paese di cui è originario il padre del bimbo- Chiari, Castrezzato e del circondario. La tragedia ha profondamente toccato la Franciacorta e l’ovest bresciano.
Erano presenti sia rappresentanti della parrocchia rovatese, sia della comunità islamica, dato che la mamma del bimbo è di religione musulmana. Don Mario Metelli, prevosto di Rovato, ha chiesto alla comunità di stare accanto alla famiglia, che è giovane e ora ha bisogno di tutti, spiegando che questo è “un momento in cui è inutile cercare risposte che non si trovano”.
I rappresentanti della comunità islamica hanno rivolto una preghiera per il piccino che, dopo il momento di raccoglimento attorno alla sua piccola bara candida, è stato portato al cimitero di Rovato. I genitori hanno ringraziato tutti coloro che sono stati e saranno vicini in questo momento difficile.