
I soccorsi, seppure tempestivi, si sono rivelati subito complicati, date le condizioni gravissime del bimbo (Archivio)
Castrezzato, 22 giugno 2025 – Non ce l’ha fatta il piccolo di quattro anni che venerdì pomeriggio è caduto nell’acqua della piscina di Castrezzato, dove si trovava in compagnia del papà per trascorrere un pomeriggio spensierato.
Dopo un giorno e mezzo di agonia, il bambino è morto questa sera, domenica 22 giugno, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era ricoverato in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione pediatrica.
I fatti sono accaduti nel parco acquatico Tintarella di Luna. A quanto è stato finora accertato il bimbo, sfuggito al controllo del padre, è finito in piscina, forse dopo essere scivolato. Il piccino è stato visto galleggiare sul pelo dell’acqua, ormai esanime. I bagnanti che lo hanno avvistato hanno cominciato a urlare disperatamente. Sono stati subito chiamati i soccorsi e il numero unico d’emergenza 112.
Nel frattempo il genitore e gli assistenti in servizio all’impianto hanno recuperato il bimbo, ormai privo di sensi. I bagnini hanno anche tentato le manovre di rianimazione, proseguite successivamente dai soccorritori del 118 giunti sul posto. Quando il ragazzino è stato stabilizzato è stato portato con l’elicottero all’ospedale di Bergamo, dove è stato ricoverato, con monitoraggio attivato 24 ore su 24. I soccorsi, così come le attenzione costanti dei medici, purtroppo, non sono serviti a salvargli la vita. Oggi in serata, infatti, si è saputo del tragico epilogo.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, così da ricostruire dinamica e cause. Dell’accaduto è stato avvisato il magistrato di turno in procura a Brescia, che ora valuterà se effettuare l’autopsia sul corpicino. Il piccolo risiedeva a Rovato, nella casa di famiglia insieme al padre italiano e alla madre di origine marocchina.