MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

L’orso è tornato nelle valli bergamasche: due avvistamenti in poche ore. Arriva dal Trentino dove tornerà quando sarà adulto

Dopo le strage compiute dai lupi, a mettere paura è un giovane esemplare di orso apparso in Val di Scalve e a Schilpario. Potrebbe essere lo stesso segnalato a giugno

La fototrappola che ha immortalato l'orso in Val di Scalve, nella Bergamasca

La fototrappola che ha immortalato l'orso in Val di Scalve, nella Bergamasca

Bergamo – Cresce nella Bergamasca la paura per la presenza dei grandi carnivori. Dopo i lupi che alcune settimane fa, in Valbrembana, hanno assalito due greggi di pecore e capre, uccidendo parecchi esemplari, a creare scompiglio è ora l’orso, che torna a farsi vedere in provincia per la seconda volta in pochi mesi.

L’avvistamento

Un giovane maschio alcuni giorni fa è stato avvistato e filmato per diversi secondi da due escursionisti in Val di Scalve, prima nella Valle del Gleno, a valle del passo di Belviso, nel territorio di Vilminore, e poche ore dopo a valle del rifugio Tagliaferri, a Schilpario. I video sono stati inviati alla polizia provinciale, secondo cui l’orso sarebbe un esemplare in dispersione, proveniente dal Trentino, che è zona di riproduzione: in Lombardia, infatti, la specie è presente solo con giovani maschi che arrivano dal Trentino occidentale e a volte si fermano più anni, finché vi tornano una volta sessualmente maturi, pronti alla riproduzione.

L’ipotesi

L’orso filmato potrebbe essere lo stesso segnalato a giugno nella zona dei Campelli, a Schilpario, quando un apicoltore aveva rinvenuto un’arnia divelta: i telaini che contengono le covate e il melario erano consumati del miele e delle api, con i quali l’animale si era abbuffato nelle ore notturne. La polizia provinciale aveva installato una fototrappola per individuare l’orso in caso di ritorno la notte successiva. Evento puntualmente verificatosi, con l’animale che era stato ripreso mentre consumava le arnie risistemate dall’apicoltore.

I dati

Secondo il report sui grandi carnivori pubblicato dalla Regione, il monitoraggio dell’orso bruno nel 2024 ha portato alla raccolta di 78 segni di presenza, per la maggior parte in provincia di Brescia (55), in aumento rispetto all’anno precedente. Le analisi genetiche hanno consentito di individuare otto orsi maschi.