
Lupi nel mirino degli allevatori delle valli bergamasche
Gandellino (Bergamo), 24 luglio 2025 – Cresce l’insofferenza anti-lupo tra gli allevatori della Val Seriana e della Val Brembana. “Ci uccidono i vitelli – il nuovo grido d’allarme – ma se denunciamo, veniamo beffati. Così stiamo zitti. Viene chi di dovere, ci dice che potrebbe essere stato un cane randagio. Quindi alla fine, oltre ad aver perso il vitello o la capra, addio pure al risarcimento e per di più dobbiamo pagare anche lo smaltimento della carcassa, che non è poco costoso”.
Le predazioni di capre, vitelli e pecore a opera di lupi, secondo gli allevatori, sono sempre più frequenti anche in Val Brembana. Social e chat si riempiono di foto di animali dilaniati. “Colpa dei cani randagi? Macché – sbottano gli allevatori – Piuttosto che subìre oltre al danno anche la beffa, però, si preferisce far finta di nulla. Casi analoghi vanno avanti da mesi”.
Gli avvistamenti
Gli avvistamenti si moltiplicano e contemporaneamente anche le predazioni. Nel 2024, in dieci mesi sono stati uccisi 61 animali, dieci feriti; 19 mai ritrovati. E nel 2025, secondo gli allevatori brembani, la situazione è pure peggiorata. Così come i danni. “Oltre alla perdita degli animali, c’è anche la paura di stare in alpeggio. Il lupo magari non si vede, ma si trovano gli escrementi. Abbiamo paura e molti di noi finiranno con l’abbandonare il mestiere. Con problemi per l’ambiente se i terreni vengono abbandonati e la perdita di tradizioni come la cultura casearia del formaggio d’alpeggio. Le nostre aziende di montagna sono piccole ma sono le sentinelle del territorio, ci prendiamo cura anche dei piccoli appezzamenti di terreno. Quando gli agricoltori non ci saranno più, ci si accorgerà. Non ci sentiamo abbastanza tutelati”. Senza contare che i lupi diffondono molte malattie e si stanno avvicinando sempre di più ai centri abitati.
Secondo i rilievi della Polizia provinciale, c’è un branco nella zona di Gandellino che raggiunge anche Valbondione o la Val di Scalve, uno tra Val Serina e Val Brembana e uno a Vedeseta. Ma con capi in dispersione su tutto il territorio provinciale e territori di caccia molto vasti che non si sovrappongono.