SARA BALDINI
Cronaca

Valtellina, alert sui telefoni: “Collasso diga”. Tutto pronto per la maxi esercitazione

Mercoledì 4 giugno la prova tra Morbegno, Cosio, Bema, Rasura e Traona. Le attività vedranno la partecipazione di personale, mezzi terrestri e assetti aerei dell’aeronautica militare, delle forze aeree spagnole, francesi e svizzere

L’invaso di Panigai, nel territorio di Pedesina, teatro del finto collasso

L’invaso di Panigai, nel territorio di Pedesina, teatro del finto collasso

Morbegno (Sondrio) – “Messaggio di test it-alert. È in corso la simulazione del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi”. L’invaso è quello di Panigai, nel territorio di Pedesina. Il messaggio mercoledì prossimo in mattinata, tra le 9 e le 10, comparirà sui display dei telefonini di chi vive o si trova a Bema, Rasura, Morbegno, Cosio Valtellino e Traona. Non sarà il caso di allarmarsi, perché è un test promosso dalla Regione, d’intesa con Protezione civile, Prefettura, Comuni e gli altri enti locali interessati. Il test rientra nelle attività volte a verificare il corretto funzionamento del nuovo sistema di allarme pubblico It-Alert, entrato in funzione lo scorso anno anche per la tipologia di rischio “collasso di una grande diga“. Il sistema utilizza la tecnologia cell broadcast, che consente l’invio in automatico su tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica di un messaggio di allertamento, favorendo l’informazione tempestiva alle persone potenzialmente coinvolte, con l’obiettivo di minimizzare l’esposizione al pericolo.

Dal 2022 si effettuano in tutta Italia test di sperimentazione: scenari differenti, ma simile modalità di avviso a quella che mercoledì riguarderà il collasso della diga di Panigai, ubicata in una profonda forra sul Bitto, a 675 metri, e la cui principale finalità è la regolazione giornaliera e settimanale dell’energia producibile nella centrale di Regoledo, IV salto del sistema di impianti del Bitto. E in fatto di test, seppure di ben altra portata, la Valle ospiterà anche dal 9 al 13 giugno l’esercitazione internazionale di soccorso aereo denominata Grifone 2025, che si svolgerà nella zona delle Alpi Retiche e del Parco delle Orobie Valtellinesi, a ridosso dell’aeroporto di Caiolo dove sarà stabilito il “posto base avanzato“.

Le attività vedranno la partecipazione di personale, mezzi terrestri e assetti aerei dell’aeronautica militare, delle forze aeree spagnole, francesi e svizzere, delle forze armate, del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico e di altre amministrazioni dello Stato. L’aeronautica militare ha fatto sapere che saranno condotte operazioni sia in orario diurno che notturno: per la precisione nei giorni 10 e 11, con termine delle attività entro le 23, il giorno 13 soltanto in orario meridiano.

“Sarà posta la massima attenzione alle misure necessarie per mitigare l’impatto sul territorio, sui centri abitati e sulle zone protette – è stato assicurato – tenendo presente che questa tipologia di attività è fondamentale per migliorare, a tutti i livelli, l’addestramento per un nobile fine: cooperare sinergicamente per la salvaguardia della vita umana”.