SARA BALDINI
Cronaca

Sondrio, il market della droga era tutto in famiglia: coca alla tachipirina e i soldi messi in bottiglia

I tre destinatari delle ordinanze di custodia cautelare del tribunale andavano a rifornirsi di stupefacente nella zona di Annone Brianza. Sfruttavano un corso d’acqua come “linea di sicurezza” fra l’area di smercio e la strada

L’operazione dei carabinieri del Nucleo investigativo e della Sezione operativa della Compagnia di Sondrio coadiuvati dai militari di Sondrio e Pavia e dall’unità cinofila di Casatenovo

L’operazione dei carabinieri del Nucleo investigativo e della Sezione operativa della Compagnia di Sondrio coadiuvati dai militari di Sondrio e Pavia e dall’unità cinofila di Casatenovo

Sondrio, 15 luglio 2025 – Un’indagine che ha preso avvio nell’agosto dello scorso anno a seguito di diverse segnalazioni di privati cittadini, chiamata Trinità perché osservazioni, pedinamenti e intercettazioni hanno permesso di individuare un nucleo familiare composto da tre persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo e nelle zone limitrofe. Quattro in tutto invece i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Sondrio, su richiesta della locale Procura, cui hanno dato esecuzione i carabinieri del Nucleo investigativo e della Sezione operativa della Compagnia di Sondrio, coadiuvati dai militari delle Compagnie carabinieri di Sondrio e Pavia e dall’unità cinofila di Casatenovo.  

In azione anche le squadre cinofile dotate di cani addestrati dal fiuto speciale
In azione anche le squadre cinofile dotate di cani addestrati dal fiuto speciale

Il sodalizio criminale 

Un italiano residente in provincia (di 45 anni) e uno straniero senza fissa dimora (di 50 anni) sono stati portati in carcere; una donna di 47 anni, di origini sudamericane, è stata sottoposta all’obbligo di firma, mentre un altro indagato, di 69 anni e residente in provincia, è stato sottoposto all’obbligo di dimora. Folta la cerchia di assuntori che si rivolgeva ai tre del nucleo familiare il quale, a propria volta, andava a fare la spesa nel Lecchese, più precisamente nelle aree boschive di Annone Brianza e Costa Masnaga, zona d’azione di una batteria di spacciatori nordafricani ben organizzata, un gruppo ristretto, di cui i militari dell’Arma sono riusciti a identificare due componenti, che operava in quell’area dimorando tuttavia in provincia di Pavia.  

Sono decine i bivacchi smantellati dalle forze dell'ordine
Sono decine i bivacchi smantellati dalle forze dell'ordine

I soldi nella bottiglia  

Gli spacciatori, sfruttando la presenza di un piccolo corso d’acqua che garantiva una linea di sicurezza tra gli spacciatori e la strada, utilizzavano un piccolo recipiente per lanciare la droga verso i clienti, i quali, a propria volta, dopo averne recuperato il contenuto, lo rilanciavano inserendo all’interno la relativa somma di denaro, come nei messaggi in bottiglia. Lo stupefacente acquistato dal gruppo familiare operante in Valtellina veniva poi tagliato con l’aggiunta di tachipirina, per poi essere spacciato in provincia. In uno dei viaggi di approvvigionamento, lo scorso dicembre, mentre faceva ritorno in Valtellina, uno dei componenti della “trinità" fu arrestato dai carabinieri lungo la statale 36, perché trovato in possesso di circa 30 grammi di cocaina, pura al 77%.