SARA BALDINI
Cronaca

Crisi di Melavì: il futuro è a un bivio

La cooperativa, storicamente protagonista della filiera della mela in Valtellina, è oggi al centro di una crisi che ha portato all’apertura di una procedura di liquidazione presso il Tribunale di Sondrio

"Sono vicina alle aziende agricole, ai frutticoltori e alle famiglie colpite dalla crisi della cooperativa Melavì. La Regione si è...

"Sono vicina alle aziende agricole, ai frutticoltori e alle famiglie colpite dalla crisi della cooperativa Melavì. La Regione si è...

Ponte in Valtellina (Sondrio) – "Sono vicina alle aziende agricole, ai frutticoltori e alle famiglie colpite dalla crisi della cooperativa Melavì. La Regione si è attivata prontamente per salvaguardare il prodotto, i posti di lavoro e il tessuto produttivo locale. Continuerò a seguire da vicino l’evoluzione della situazione, a tutela del comparto frutticolo valtellinese". Così Chiara Valcepina, consigliere regionale lombarda di Fratelli d’Italia, intervenendo sulla vicenda che ha colpito una delle realtà cardine dell’economia agricola della provincia di Sondrio.

La cooperativa Melavì, storicamente al centro della filiera della mela in Valtellina, è oggi al centro di una crisi che ha portato all’apertura di una procedura di liquidazione presso il Tribunale di Sondrio. In quell’occasione si deciderà se accogliere il piano di concordato semplificato presentato dalla cooperativa o se procedere con la liquidazione coatta, che comporterebbe il fallimento. Un momento delicatissimo per un settore che, da solo, rappresenta un presidio economico e ambientale fondamentale per la Media Valtellina.

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A fronte di questa emergenza, Regione Lombardia ha istituito un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e i produttori, che si è già riunito nei giorni scorsi e tornerà a riunirsi il prossimo 23 luglio. Un primo risultato concreto è già arrivato: le aziende frutticole locali si sono dette disponibili a ritirare i 35-40mila quintali di mele in produzione da parte degli ex soci Melavì, rimasti senza sbocchi di commercializzazione. Un’apertura che dà sollievo ai produttori, garantendo non solo la raccolta del prodotto, ma anche una remunerazione equa.