
L’Arma ieri ha ricevuto le pubbliche lodi del deputato della Lega Zoffili
Sondrio, 16 luglio 2025 – Obbligo di dimora per il padre, 69 anni, carcere per il figlio di 45 e obbligo di firma per la di lui moglie, una sudamericana 47enne che per soddisfare la propria affezionata clientela facevano su e giù dal Lecchese. Emergono altri particolari dell’indagine dei carabinieri di Sondrio chiamata “Trinità”, iniziata nel mese di agosto del 2024, a seguito di diverse segnalazioni di cittadini.

Ai clienti di Sondrio e circondario, infatti, i tre spacciavano soltanto cocaina “di quella buona”, coca della quale, a propria volta, andavano a rifornirsi da una batteria di spacciatori nordafricani molto ben organizzata, con addirittura tre differenti punti di “cessione” che venivano, di volta in volta, comunicati a seconda delle circostanze (orario, luce, intensità del traffico presente sulla SS 36 o presenza di lavoratori nella zona industriale).
La bottiglia salvadanaio
Non solo: gli acquirenti, tra cui il nucleo familiare sondriese, acquistavano la droga utilizzando un metodo che ricorda i messaggi “in bottiglia” affidati al mare. In questo caso la bottiglia era, però, un contenitore entro il quale viaggiava la droga lungo un piccolo corso d’acqua sino ai compratori i quali, dopo aver recuperato il contenuto, “rimandavano” il recipiente ai mittenti inserendo all’interno il denaro richiesto. In uno dei viaggi di approvvigionamento, a dicembre scorso, uno dei componenti del nucleo familiare è stato arrestato dai carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Sondrio, lungo la 36, mentre stava tornando in Valle perché trovato in possesso di circa 30 g. di cocaina, pura al 77%.
Accorgimenti
E proprio quella purezza (che i tre provvedevano poi a tagliare, in casa, con la Tachipirina) era particolarmente nota e apprezzata dalla loro cerchia di habitué-assuntori cui la cedevano in luoghi appartati del capoluogo e del circondario. L’operazione, che ha portato all’arresto di quattro persone, i tre del nucleo familiare residente nel capoluogo più uno spacciatore senza fissa dimora di 50 anni, ieri ha ricevuto le pubbliche lodi del deputato della Lega Eugenio Zoffili.