
Scatto da un recente Pride, quello di Barcellona del 2025
Sondrio, 13 settembre 2025 – Ritrovo alle 15 al Policampus, partenza corteo alle 16 e arrivo in piazza Teresina Tua Quadrio alle 17, dove sino alle 20 sono in programma musica e interventi. Se ne parla da mesi e il momento che, comunque la si pensi, è storico anche soltanto perché mai prima d’ora organizzato in provincia di Sondrio, sta per arrivare. Tra una settimana esatta, sabato 20 settembre, la comunità LGBTQIA+ sfilerà per le strade di Sondrio.
Promotore del Pride è Valtellina Arcobaleno Aps, al cui interno per "affrontare la sfida" si è costituito un vero e proprio comitato Pride, sostenuto da 26 associazioni e da 85 adesioni individuali al documento politico.
L’organizzazione
"In Valtellina il Pride è una piccola rivoluzione, che nasce dal basso per dire, una volta per tutte: ‘Noi esistiamo e siamo felici di essere come siamo’ – dicono dal comitato –. Sarà anche un’opportunità per raccontare una nuova pagina della storia della Valle. Più aperta, più accogliente, più umana".
Questo l’auspicio, perché se da una parte l’iniziativa gode del sostegno di persone e realtà che rappresentano il volto progressista e solidale delle Valli, dall’altra c’è un silenzio che non è affatto assenso.

Il rammarico
"Nonostante l’invito ufficiale inoltrato via Pec a tutti i 77 comuni valtellinesi e alla Provincia, nessun ente pubblico ha concesso il patrocinio gratuito al Pride. Solo due amministrazioni, quelle di Sondrio e Dubino, hanno risposto, negandolo – fa sapere Mauro Lucchini (nella foto), presidente di Valtellina Arcobaleno Aps – Le richieste sono state tutte protocollate, ma la risposta delle istituzioni è stata il silenzio. Questo atteggiamento è addirittura peggio di un rifiuto esplicito, perché il messaggio che arriva è che le nostre istanze non meritano neppure attenzione. Come direttivo di Valtellina Arcobaleno Aps e come comitato Pride abbiamo scelto di non creare polemiche, né alimentare i contrasti. Restiamo però fiduciosi che prima o poi anche le istituzioni comprenderanno che il silenzio ha un peso".
Vigilia del Pride di delusione, insomma, ma non si può dire che soci e sostenitori di Valtellina Arcobaleno non se l’aspettassero, se si considera il diluvio di commenti e insulti a mezzo social che ha costantemente accolto i loro aggiornamenti sul progredire dell’organizzazione dell’evento che ha ottenuto regolari permessi per transitare lungo le vie che dal Campus portano alla piazzetta in Garberia dove si terrà l’evento finale fino alle 20.
"Sul palco si alterneranno ospiti speciali, band locali, talk, spettacoli di danza latinoamericana e molto altro ancora. Tutto, o quasi, sarà made in Valtellina, in uno spirito di orgoglio e condivisione. Particolare attenzione è stata data all’accessibilità: gli interventi saranno tradotti nella Lingua dei Segni Italiana (Lis) per garantire la partecipazione di tutte e tutti. "Come associazione del Terzo settore rimaniamo pronti al dialogo, perché crediamo che solo dal confronto possano nascere comunità davvero accoglienti e inclusive", conclude speranzoso Lucchini.