SARA BALDINI
Cronaca

Veleni nel fiume. Volo in elicottero salva 12mila trote

Il trasbordo effettuato da un tratto dello Spöl. Necessario per consentire i lavori di bonifica.

Le trote pescate con le reti sono messe in un contenitore attaccato a un elicottero

Le trote pescate con le reti sono messe in un contenitore attaccato a un elicottero

Dodicimila trote fario che prendono il volo. In elicottero, per giunta, per raggiungere una nuova casa. È ciò che accade in questi giorni nelle acque del torrente di Livigno, lo Spöl, che scorre nel Parco nazionale Svizzero, dove sono iniziati i lavori per consentire il risanamento di tre chilometri del suo letto da una sostanza cancerogena che un tempo era contenuta in vernici, sigillati e materie plastiche. L’incidente nove anni fa, nell’autunno del 2016: durante opere di manutenzione della Diga del Punt dal Gall, tra Livigno e Zernez, da parte delle Officine elettriche dell’Engadina (Ekw), il torrente fu contaminato da policlorobifenili (Pcb), sostanza altamente inquinante utilizzata come agente anticorrosivo ai tempi della costruzione dell’impianto. Inizialmente il governo del Canton Grigioni aveva proposto nel 2021 il risanamento dei primi 2,75 chilometri del torrente, ma dopo un ricorso da parte del Parco nazionale Svizzero, a marzo 2023 fu trovata un’intesa tra l’Ekw, il Parco e varie associazioni ambientaliste per ampliare di 90 metri il tratto di torrente soggetto al risanamento, mentre la vasca di dissipazione sotto la diga sarà nuovamente ripulita.

Quello che ha preso forma il mese scorso ai piedi della diga Punt dal Gall è un cantiere "impegnativo", così lo ha descritto il direttore delle Officine elettriche engadinesi Ekw, Giacum Krüger. Una ventina tra tecnici e operai sono impegnati nelle operazioni, ma prima di bonificare il letto del fiume è necessario il trasferimento dei pesci.

Le trote fario vengono pescate con delle reti e poi fatte scivolare in un contenitore attaccato a un elicottero, con cui vengono portate più a valle. In seguito sarà tolta l’acqua e i lavori entreranno nel vivo. Nella primavera 2026 si prevede che sarà pulito il sedimento contaminato da Pcb. "Ghiaia, sabbia e limo saranno prelevati dal letto del fiume – spiega Krüger– per essere trasportati nei pressi della diga, dove il materiale sarà suddiviso in base alla grandezza. Quello di dimensioni più piccole sarà incenerito, il restante sottoposto a speciali lavaggi per elimnare ogni traccia di Pcb".

Quanto alle trote, saranno reimmesse in un’altra parte dello Spöl non contaminata. Il trasporto in elicottero, non infrequente in caso di avannotti da “seminare“ nei laghi alpini ma inusuale in termini di trasbordo, si rende necessario perché il torrente, nei tre chilometri interessati dalla bonifica, scorre tra due ripidi versanti boscati.