
Vladimir Luxuria ha guidato la decima edizione della parata arcobaleno a Varese
La decima edizione del Varese Pride ha attraversato le strade del centro con la parata arcobaleno promossa da Arcigay. Madrina di quest’anno Vladimir Luxuria. Prima donna transgender eletta in un parlamento europeo, scrittrice e volto tv, è da decenni attivista della comunità Lgbt: fu tra gli organizzatori del primo Pride italiano a Roma negli anni Novanta.
"I Pride sono le manifestazioni più partecipate in Italia. E purtroppo anche quelle più inascoltate - ha detto - Varese dimostra di essere una città ospitale per le persone che vivono qui. E che hanno tutto il diritto di continuare a vivere qui e di non sentirsi costretti a emigrare in grandi realtà". Tra i presenti alla sfilata varesina anche il segretario generale di Arcigay nazionale Gabriele Piazzoni.
"Chiediamo la piena uguaglianza per tutti i cittadini e le cittadine - ha detto - siamo ancora un paese in cui non abbiamo il matrimonio egualitario, le adozioni per le coppie omosessuali non sono consentite, le famiglie arcobaleno vivono un calvario per riuscire a vedere riconosciuti i diritti dei propri figli e le persone trans vivono con grande fatica la possibilità di essere liberamente se stesse".
L’edizione 2025 si è svolta all’insegna dello slogan ‘Ovunque persone, ovunque diritti’, con cui i partecipanti al Pride hanno voluto riaffermare i diritti di ogni individuo. "Celebrare la decima edizione del Varese Pride è un traguardo importante, ma anche una responsabilità - ha commentato il presidente di Arcigay Varese Giovanni Boschini - questa è la risposta ai tanti messaggi d’odio che abbiamo ricevuto. Una Varese diversa, che esiste, che c’è, che è numerosa. Scendiamo in piazza per ribadire con forza il rispetto dei diritti umani".
L’affollata e coloratissima parata ha attraversato le vie del centro fino a raggiungere i Giardini Estensi per la Pride Night. La manifestazione è stata organizzata in partenariato con il Comune di Varese, con il patrocinio dell’Ambasciata del Canada in Italia e dell’Ordine degli psicologi della Lombardia e il sigillo dell’Università dell’Insubria.