
Lo scambio di gagliardetti avvenuto nei giorni scorsi a Bormio con l'assessore Samantha Antonioli
Livigno (Sondrio), 2 agosto 2025 – Un’impresa da Sud a Nord: il valtellinese Leonardo Cavazzi è partito da Comiso, in Sicilia, e sta per arrivare a Sondrio, in Lombardia. In sella alla sua bicicletta ha percorso 2800 chilometri, attraversando nove regioni italiane e numerosissime città.
“Questo viaggio – ha detto – rappresenta il simbolo di un’Italia unita, da sud a nord, pur con le sue complessità. Quando capiremo che le diversità culturali sono un potenziale per lo Stato saremo una grande nazione basata sulla fratellanza e l'unione d'intenti. Le Olimpiadi invernali coinvolgono tutta la nazione dai Monti Iblei alle Alpi e non solo: sono un simbolo di questa unità”.
Poi, ha aggiunto: “È stata una grande opportunità perché ho visitato tanti luoghi, alcuni per la prima volta, altri conosciuti e che hanno fatto parte della mia vita”. E un ringraziamento: “Ai sindaci e gli amministratori che mi hanno accolto nelle loro città, in Municipio. A loro ho potuto comunicare il progetto e l’obiettivo del viaggio. Ho trovato sostegno, condivisione e soprattutto uno scambio culturale e di vita molto interessante”.
Leonardo Cavazzi
Leonardo Cavazzi è nato a Piateda, in provincia di Sondrio, e lì ha vissuto da bambino, per poi trasferirsi a Cengio, in Liguria, dove ha vissuto per 42 anni. Da sette anni vive a Comiso, in Sicilia. È da sempre appassionato di sport, cicloturismo, alpinismo e trekking.
Partenza e arrivo
Leonardo è partito il 6 luglio da Comiso, in Sicilia, e arriverà a Sondrio il 4 agosto: il viaggio si è snodato lungo nove regioni italiane della dorsale tirrenica, per un tragitto di 2800 chilometri intriso della storia e della cultura di tante città italiane. Le sue imprese non sono solo fatica ma hanno soprattutto storie da raccontare. Il progetto attuale si intitola ‘Dal deserto dei Monti Iblei ai ghiacciai delle Alpi’ e va oltre l’impresa sportiva: è un viaggio spirituale, umano e culturale. A riconoscerne il valore anche il Vaticano, che ha concesso il patrocinio ufficiale del Giubileo 2025.

Luoghi simbolo
In questo viaggio Leonardo Cavazzi ha toccato alcuni luoghi simbolo dell’unità d’Italia (Teano, Caserta, Sabaudia, Santena, dove è sepolto Cavour), nell’80° anniversario della Seconda Guerra mondiale che coinvolse l’Europa e il mondo (Anzio, Cassino). Importanti le tappe in alcuni luoghi della cultura: Roma, Firenze, Vinci (città natale di Leonardo), dello sport (il museo della bici di Gino Bartali a Firenze e il Museo della bici di Fausto Coppi a Novi Ligure). Nell’ultima parte del suo viaggio Cavazzi attraversa i luoghi delle ormai imminenti Olimpiadi invernali, Livigno e Bormio.
La ‘sua’ Liguria per 42 anni
Nell’ultima settimana Leonardo a toccato la Liguria e il Piemonte, prima di approdare in Lombardia. A Genova è stato accolto in municipio, a Palazzo Tursi – Doria, dal consigliere comunale Enrico Vassallo. A Cosseria, in provincia di Savona, cittadina del Museo della Bicicletta, dove si trova la collezione di Luciano Berruti, è stato accolto dal sindaco Roberto Molinari. A Millesimo, lo attendeva la vicesindaco Alessandra Garra. A Cengio, piccolo centro savonese dove Leonardo Cavazzi ha vissuto per 42 anni, lavorando come dipendente comunale, è stato accolto dal sindaco Francesco Dotta e ha incontrato l’ex sindaco Sergio Marenco. Infine, a Santena, città natale di Camillo Benso conte di Cavour, è stato accolto dal sindaco Roberto Ghio.

La Valtellina, terra natale
A Bormio, Leonardo è stato accolto dall’assessore allo Sport e alla Cultura, Samantha Antonioli. A lei Cavazzi ha consegnato il gagliardetto del comune di Comiso, ricevendone in cambio quello di Bormio. Quattro giorni fa aveva fatto tappa a Morbegno dove aveva incontrato la vicesindaco Anna Gusmeroli. A Livigno, Cavazzi si è fermato a causa del maltempo. Domattina, domenica 3 agosto, percorrerà il tratto verso Livigno. È la penultima tappa del viaggio, con ampi tratti in salita. Il 4 agosto ci sarà l’ultima tappa del viaggio, passando per Piateda, suo paese natale, e dopo un ultimo strappo di sette chilometri, a Sondrio, dove il suo viaggio si concluderà. Con questa meta, Leonardo Cavazzi ha voluto disegnare un ideale gemellaggio tra due comuni situati uno all’estremo sud e l’altro al nord.
