GABRIELA GARBELLINI
Cronaca

Il “Valle Grande“ non farà più paura

Fondi a Lovero dalla Regione per un intervento da 1,2 milioni dopo i danni subiti dal Comune nel 2022.

Il 18 maggio 2022 resterà una data impressa nella memoria della comunità di Lovero a causa di una delle più gravi colate detritiche degli ultimi 50 anni

Il 18 maggio 2022 resterà una data impressa nella memoria della comunità di Lovero a causa di una delle più gravi colate detritiche degli ultimi 50 anni

LOVEROI residenti saranno più sicuri. Dopo anni di tentativi il Comune di Lovero ottiene finalmente il finanziamento per la messa in sicurezza del torrente Valle Grande grazie all’interessamento dell’assessore regionale Gianluca Comazzi (Ambiente e Sistemi Verdi). A fronte di un importo complessivo di 1.250.000 euro, Regione Lombardia ha stanziato 1.125.000 euro, mentre i restanti 125.000 euro sono coperti dal cofinanziamento comunale già garantito dal Ministero attraverso la progettazione. Si tratta di un risultato tutt’altro che scontato. Il progetto, infatti, già presentato in passato su un bando regionale, era stato ammesso ma non finanziato. "La svolta è arrivata grazie alla volontà dell’assessore Comazzi - dichiara il sindaco Anna Saligari - che ha voluto conoscere da vicino la vicenda e mi ha più volte ricevuto in Regione per approfondire gli eventi accaduti riconoscendo la gravità della situazione e il pericolo reale per l’incolumità pubblica". Lovero sarà più sicura. "Questo finanziamento rappresenta per Lovero un passaggio cruciale. Ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità perché la tutela delle persone e del territorio è prioritaria". E ancora: "Noi abbiamo avuto un importante alluvione nel 2022 con una colata detritica di diverse migliaia di metri cubi di materiale. È stato un accadimento grave e l’abitato si è salvato per una pura fortuna". Il 18 maggio 2022 resterà, infatti, data impressa nella memoria della comunità poichè un evento temporalesco di forte intensità ha causato una delle più gravi colate detritiche degli ultimi 50 anni. "Ora - conclude Saligari - si potrà realizzare il progetto elaborato dall’ingegner Domenico Luciani e dalla geologa Giovanna Sacchi ed intervenire". Gabriela Garbellini