
Uno scatto di Maurizio Zappa insieme a un soccorritore a quattro zampe (Anp)
Bormio, 17 agosto 2025 – Il mondo della montagna e la Valtellina tutta piangono la scomparsa di Maurizio Zappa, guida alpina e soccorritore esperto, noto ben oltre i confini della provincia di Sondrio. Della sua passione per le vette e le scalate, fece una professione, impegnandosi su vari fronti per trasmettere almeno parte del suo amore per le alture e il paesaggio. Impressionante il suo curriculum, così come ricordato dagli amici in un commosso profilo, tracciato per annunciarne il decesso.
L’addio
"Guida alpina, tecnico di elisoccorso, istruttore di canyoning, formatore in tecniche anticaduta su fune e tecnico Snate – si legge nella nota di cordoglio – Maurizio Zappa ha voluto scalare la sua ultima vetta”. Una vita spesa tra le montagne, lo ricordano gli amici, “con la passione nel cuore e la corda sempre tesa tra tecnica, rispetto e amore per la natura”. Maurizio “non era solo un professionista esemplare, ma anche un punto di riferimento per tanti colleghi, amici e allievi che, grazie a lui, hanno imparato cosa significa affrontare la montagna con competenza, responsabilità e umiltà”.

La nota si chiude con parole di addio che hanno il sapore di una preghiera. "Che Dio ti accolga serenamente al Suo fianco, Maurizio. E da lassù, dove le cime si toccano con il cielo, continua a vegliare su di noi, a guidarci nei passi e nelle scelte, come hai sempre fatto. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a tutta la comunità della montagna che oggi perde un grande uomo – questa la chiosa – Ciao Maurizio, buon cammino”.
Fra le sue “conquiste” come alpinista è ricordata l’apertura della Via Casarotto alla Roda de Vael, nel gruppo del Catinaccio, sulle Dolomiti. Nel 1978 Zappa insieme ai “colleghi” Renato Casarotto e Giovanni Majori fu il primo a scalare la vetta sulla parete ovest.