
Marco Negrini primo cittadino di Lanzada ricorda che nel programma elettorale si elencava il servizio
Mettere a disposizione spazi per il coworking potrebbe consentire a Lanzada ma anche ad altre località della Valmalenco, in generale a tutte le zone montane, di poter ospitare, in diversi momenti dell’anno, persone che possono lavorare anche lontano dai luoghi di residenza, grazie allo smart working. E di gente che ama la quiete della montagna e che lavorerebbe volentieri immerso nella natura della Valmalenco ce ne è tanta. A dimostrarlo un post apparso nei giorni scorsi su un sito della Valmalenco "… non sono residente in valle, però ci trascorro due mesi d’estate. Lo faccio perché sia io che mia moglie lavoriamo da casa. Vorremmo capire se ci sono altre persone nella stessa situazione: se fossimo un buon numero, potremmo provare a chiedere ai Comuni di Caspoggio o Lanzada se sia possibile utilizzare come coworking un’aula delle scuole (che mi sembra di capire ora non siano più usate per la didattica)". In tanti hanno risposto al post dicendosi altamente favorevoli a questa iniziativa. "A Lanzada, ma credo anche in altre zone della Valmalenco, potrebbe essere una bella opzione per far sì che un buon numero di lavoratori in "smart working", provenienti da contesti urbani, possano trascorrere più tempo nella nostra località beneficiando di una postazione dove poter lavorare". Il sindaco di Lanzada Marco Negrini è possibilista. "Era un’idea già palesata da noi in sede di campagna elettorale, ci stavamo già pensando. Il nostro territorio è coperto dalla fibra e quindi anche per la connessione veloce non ci sarebbero problemi. È un’opzione per uno sviluppo turistico che vogliamo esplorare, se si riuscisse ad attuarlo ne trarrebbe beneficio tutto l’indotto. Siamo assolutamente favorevoli. E poi potrebbe essere un incentivo a rimanere per un tempo maggiore nel nostro territorio, sia d’estate sia d’inverno" "Un posto per effettuare una sorta di coworking lo si può indubbiamente individuare e trovare, c’è la volontà di andare fino in fondo. A tal proposito riceverò in Comune alcuni dei turisti che hanno lanciato questa idea per discuterne". Fulvio D’Eri