
A Tirano e Bormio è stato attivato l’ambulatorio unico dei medici di base
"Non esistono solo turismo, infrastrutture e Olimpiadi! Va ripensato un modello economico e sociale che consenta di superare l’emergenza abitativa, un fortissimo ostacolo a chi vorrebbe venire a vivere e lavorare in privincia di Sondrio. In una realtà in cui gli affitti brevi, a destinazione turistica, spadroneggiano, è impossibile trovare un alloggio a prezzi sostenibili". Ad affermarlo è Michela Turcatti della segreteria Cgil provinciale, in una nota congiunta con il sindacato pensionati sulla sanità, perché mancanza di medici ed emergenza abitativa sono le facce della stessa medaglia.
Nel recente periodo, il problema ha toccato i cittadini del distretto di Bormio, che in pochissimo tempo hanno perso tre medici di base: da 11 sono rimasti in 8. La Direzione socio-sanitaria di Asst Valtellina e Alto Lario ha annunciato l’attivazione di un ambulatorio medico temporaneo nella Casa di comunità. "È il secondo, dopo quello attivo di Tirano – osserva Turcatti –. Sono soluzioni tampone e non possono rappresentare la soluzione al problema. La sanità provinciale continua a impoverirsi con fortissime ripercussioni sui cittadini, specie anziani e soggetti fragili. Tutto deve essere messo in campo perché si diano le risposte ai bisogni di una popolazione che, in un silenzio corale, assiste a un continuo sgretolamento del perimetro pubblico della sanità provinciale, in ambito ospedaliero e territoriale, con conseguente, drammatico aumento di soggetti che, non potendosi permettere di accedere al privato, rinunciano sempre più alle cure". E per attrarre professionisti da fuori, "bisogna che la politica affronti l’emergenza abitativa".
Sara Baldini