
Alla festa non sono mancati i volontari della prima ora a Livigno
Livigno (Sondrio), 26 luglio 2025 – Festa in grande stile in località Fopel per i 70 anni tondi della Stazione di Livigno del Soccorso alpino, fondata nel 1955, soltanto pochi mesi dopo la nascita ufficiale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas), istituito il 12 dicembre 1954. Tra le prime in Italia, la stazione ha rappresentato un presidio fondamentale per la sicurezza delle comunità di Livigno e Trepalle, in un’epoca in cui gli inverni assai rigidi e le nevicate abbondanti gravavano per lunghi periodi sulle vallate alpine.
L’evento drammatico
Un evento drammatico contribuì per altro in modo determinante alla sua fondazione: nel gennaio del 1951, infatti, alcune valanghe colpirono la zona, causando diverse vittime, tra cui sette donne uccise da un singolo distacco. Nei decenni l’attività, da soccorso per abitanti, pastori, cacciatori e montanari si è andata “declinando” in interventi che riguardano principalmente le attività sportive e turistiche di chi frequenta la montagna. La stazione attualmente conta 35 soccorritori volontari, formati per operare in ambienti impervi e in condizioni spesso estreme.

Per rendere omaggio ai primi settant’anni di una preziosissima realtà fatta di passione, impegno e dedizione al servizio della montagna e di chi la vive erano presenti, in rappresentanza del Cnsas nazionale, Renato Tessari, per il Cnsas regionale il vicepresidente Gianluca Crotta, il delegato responsabile per la provincia di Sondrio Valerio Rebai e il capostazione di Livigno Daniel Giacomelli.
L’esercitazione e la messa
La giornata è iniziata con un’esercitazione tecnica, ben visibile dalla strada vicina, con manovre di barella portantina e soccorso in parete, cui è seguita la celebrazione della messa. Nel corso della giornata si è tenuta anche la premiazione di una quarantina di soci emeriti, ai quali è stato consegnato un attestato per gli anni di servizio e una medaglietta commemorativa per i 70 anni della Stazione.
Famiglie a raccolta
Numerosi anche i familiari presenti, a testimonianza del sostegno prezioso e silenzioso che accompagna l’attività quotidiana dei soccorritori. Il pomeriggio è stato all’insegna del divertimento, con gare a tempo su abilità tecniche come la sistemazione delle corde e l’apertura dei moschettoni con una mano sola e gli immancabili canti alpini.