
Alla cardiochirurgia di Legnano una nuova tecnica per sostituire la valvola aortica
Legnano (Milano), 2 settembre 2025 – Un ulteriore passo in avanti verso il futuro della cardiochirurgia, compiuto attraverso l’introduzione di una tecnica nuova per la sostituzione della valvola aortica: il reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Legnano, già punto di riferimento per la chirurgia valvolare mininvasiva, ha infatti introdotto una tecnica nuova, la minitoracotomia laterale destra, meno invasiva e con tempi di recupero più brevi.

I vantaggi della nuova tecnica
“Accanto alle tecniche consolidate della sternotomia completa e della ministernotomia, ancora oggi indicate in casi complessi, la nuova via d’accesso permette di operare attraverso una piccola incisione laterale di circa 4-6 centimetri tra le coste del torace destro – spiega il Responsabile del Dipartimento cardiovascolare dell’Asst Ovest Milanese, Germano Di Credico, direttore della Cardiochirurgia di Legnano – evitando completamente l’apertura dello sterno. Un intervento meno traumatico, che riduce il dolore post-operatorio, accorcia i tempi di degenza e consente un recupero funzionale più rapido, con risultati estetici sensibilmente migliori. Non si tratta semplicemente di ridurre le dimensioni del taglio ma di adottare un nuovo modo di intendere la cardiochirurgia: meno invasiva, più mirata, personalizzata sul singolo paziente”.
"Ospedale d’eccellenza”
La spinta verso l’evoluzione delle tecniche di chirurgia viene sottolineata anche dal Direttore Generale dell’Asst Ovest Milanese, Francesco Laurelli: “Con queste innovazioni, l’Ospedale di Legnano conferma il proprio ruolo di eccellenza nella sanità pubblica lombarda: quella descritta rappresenta una evoluzione importante, resa possibile grazie all’impiego di tecnologie di ultima generazione che garantiscono precisione e sicurezza durante gli interventi, e al lavoro multidisciplinare altamente specializzato che coinvolge chirurghi, anestesisti, perfusionisti, infermieri e cardiologi in tutte le fasi del percorso terapeutico”.