Milano, 3 settembre 2025 – Sanità, la Lombardia è tra le otto regioni italiane che hanno registrato un peggioramento rispetto all'anno precedente. A rilevarlo la Fondazione Gimbe che ha analizzato i dati della Relazione 2023 'Monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia' pubblicata lo scorso 6 agosto dal ministero della Salute, dopo una prima anticipazione dei risultati lo scorso febbraio.
Stando a quanto riferito solo 13 regioni italiane raggiungono gli standard per l'erogazione delle cure essenziale garantite dal Ssn (Livelli essenziali di assistenza) gratuitamente o previo il pagamento del ticket nel 2023. La Lombardia, secondo l’analisi Gimbe, ha perso 14 punti tra il 2023 e il 2022 nella capacità di rispettare i LEA, i livelli essenziali di assistenza fissati per tutte le Regioni. "La riduzione delle performance anche in Regioni storicamente solide - commenta Cartabellotta - dimostra che la tenuta del Ssn non è più garantita nemmeno nei territori con maggiore disponibilità di risorse o reputazione sanitaria. È un campanello d'allarme che non può essere ignorato".

La classifica: Lombardia al sesto posto (-14 punti)
In base ai punteggi (sommando i tre relativi alle diverse aree) è possibile stilare una classifica tra le regioni.
Al top troviamo il Veneto (288 punti), seguito da Toscana (286) ed Emilia Romagna (278) a pari merito con la provincia di Trento (278), Al quinto posto il Piemonte (270), poi Lombardia (257), Umbria (257) e Marche (248). Completano la top ten Friuli Venezia Giulia (235) e Puglia (228). In zona critica Liguria (219), Lazio (216), Campania (206). Sotto la sufficienza Provincia di Bolzano (202), Molise (193), Sardegna (192), Basilicata (189), Abruzzo (182), Calabria (177). Fanalino di coda Sicilia (173) e Valle d’Aosta (165)

Majorino (Pd): dati terribili, serve cambio di rotta
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, come era da immaginarsi. "I dati elaborati da Gimbe sono terribili e certificano una realtà che noi da tempo denunciamo. La Lombardia perde posizioni in Italia e lo fa peggio di tutte le Regioni tranne una. Perdere quattordici punti rispetto all'anno precedente è un dato che dovrebbe far dire a Fontana, a Bertolaso e a tutta la destra lombarda che bisogna cambiare profondamente, che bisogna ricostruire la sanità territoriale" ha attaccato Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia e componente della segreteria nazionale dem, commentando il rapporto Gimbe pubblicato oggi. Per Majorino "questo è un monito anche per la destra al governo: il modello lombardo è sbagliato e andare nella direzione della privatizzazione spinta è folle. Tra poche settimane in Consiglio regionale ci sarà la proposta di legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 100mila firme per riformare il servizio sanitario regionale, è un'occasione che la destra lombarda non può permettersi di sprecare".
Roggiani (Pd): la Lombardia non è un modello da imitare
Fa eco Silvia Roggiani, segretaria regionale del Partito Democratico della Lombardia: “Da destra sentiamo dire che è una buona idea quella di 'lombardizzare' a livello nazionale la sanità. Ma la Lombardia non è affatto un esempio o un punto di riferimento per le cittadine e i cittadini: i dati pubblicati dalla Fondazione Gimbe parlano chiaro: la sanità lombarda sta peggiorando in modo preoccupante. Un calo di 14 punti nei Livelli Essenziali di Assistenza in un solo anno è un risultato allarmante che non può essere mascherato da slogan propagandistici. È la conferma che il modello lombardo promosso da Fontana e Bertolaso — basato su uno sbilanciamento a favore della sanità privata, senza un pari investimento nella sanità pubblica e territoriale — sta collassando sulla pelle delle cittadine e dei cittadini. Chi oggi ha bisogno di una visita urgente, di una diagnosi o di un posto in RSA lo sa bene: in Lombardia la sanità pubblica è diventata un percorso a ostacoli. Le liste d'attesa si allungano, il personale è insufficiente, i presidi territoriali sono praticamente inesistenti".
Di Marco (M5S): Fontana faccia autocritica
"Oggi, solo la performance negativa della Basilicata, evita che la Lombardia, dati alla mano, sia la peggior regione d'Italia - ha chiosato Nicola Di Marco capogruppo del Movimento 5 Stelle -. Ora Fontana, e la destra tutta, strilleranno al complotto, ai dati sbagliati e torneranno a raccontarci che tutto va bene. Forse sarebbe invece il momento di una doverosa autocritica e di una necessaria inversione di rotta".
Diversa la posizione della maggioranza. “La Regione Lombardia mostra un profilo di adempienza ai Lea superiore alla soglia (60) in tutte e tre le aree di assistenza: prevenzione, distrettuale e ospedaliera, altro che perdita di 14 punti. Gimbe, Majorino e Di Marco farebbero bene a non distorcere o strumentalizzare dati ufficiali del Ministero della Salute o imparare a leggerli e contestualizzarli – ha detto il sottosegretario all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio regionale Mauro Piazza.
“Nel confronto tra Regioni, lo strumento 'NSG CORE' – evidenzia il sottosegretario - fornisce punteggi per singola area e una sintesi complessiva con soglie di adempienza. Criticità possono emergere in aree specifiche, ma non si traduce automaticamente in una perdita sostanziale del punteggio complessivo a livello regionale. È fondamentale distinguere tra punteggio totale, punteggi per area e indicatori CORE: la somma dei punteggi per area non equivale a una singola “perdita” di 14 punti in tutte le aree”.
“A livello di indicatori CORE – aggiunge Piazza - l’area prevenzione evidenzia una dinamica positiva su indicatori chiave (a esempio adesione agli screening a punteggio elevato). Alcune aree richiedono attenzione, ma non configurano una perdita netta di performance complessiva. Il quadro 2023 non segnala una perdita di 14 punti: i punteggi complessivi mostrano mantenimento o lieve miglioramento in alcune aree e solo lievi flessioni in altre”. “Questi dati – conclude il sottosegretario - ribadiscono l’importanza di consultare fonti ufficiali per una lettura accurata e contestualizzata. Invitiamo a diffondere le informazioni basandosi sulla Relazione Monitoraggio LEA 2023 NSG CORE disponibile a questo link e a evitare letture distorte”