
Una visita dal medico di famiglia
Un equilibrio fragile, quello fra i cittadini e medici di famiglia. Basta un pensionamento e subito si crea una situazione di precarità. A Legnano il dottor Luigi Mudu aveva iniziato l’attività l’8 maggio. Allora i legnanesi potevano scegliere da chi farsi curare, visto che solo nell’ottobre 2024 la città aveva visto l’ingresso di cinque nuovi medici di famiglia. Ma dopo tre mesi la situazione torna a complicarsi.
Chiuso da tempo, ieri ha riaperto l’Ambulatorio medico temporaneo al vecchio ospedale. È destinato ai residenti nell’ambito di Legnano-Rescaldina, rimasti senza medico di medicina generale in seguito alla cessazione del servizio. In città, a fine giugno, ha terminato l’attività il dottor Ferruccio Parini mentre a Rescaldina da fine agosto non è più operativa la dottoressa Annalisa Proverbio.
L’Ambulatorio, collocato nella Casa di comunità di via Candiani 2, rimarrà in funzione per tutto settembre. Per orari e giorni di apertura, è utile consultare il sito dell’Asst Ovest Milanese. La struttura non è aperta a tutti bensì ai soli cittadini che non hanno più il loro professionista di riferimento. Il medico che vi opera non effettua prestazioni infermieristiche non correlate alla visita medica. Inoltre non mette punti di sutura, e non fa medicazioni. I certificati per l’attività sportiva, quelli per rientro scolastico o altri possono essere redatti a pagamento come dai medici di medicina generale.
I cittadini dovranno presentare un documento di identità, la tessera sanitaria, la stampa di eventuali esenzioni, eventuale documentazione sanitaria pertinente la visita. L’Ambulatorio medico temporaneo è in buona compagnia sul territorio con quelli di Busto Garolfo (via XXIV Maggio 17), Inveruno (presso il Centro Affidea, piazza Don Rino Villa 2), Parabiago (via XI Febbraio 31) e Sedriano (via Fagnani 35).
Silvia Vignati