
I vigneti nell'Oltrepo Pavese
Broni (Pavia) -“Con le risorse attualmente disponibili le cantine di Broni e Stradella non sono in grado di aprire gli impianti non potendo procedere alle necessarie manutenzioni, e quindi non possono ricevere i conferimenti dei soci dell’imminente vendemmia 2025”. I collegi sindacali di Terre d’Oltrepò Scapa e Terre d’Oltrepò Spa hanno inviato una lettera al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e delle Imprese Adolfo Urso, al governatore della Regione Attilio Fontana, all’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, al presidente della Provincia Giovanni Palli e a Confcooperative oltre ai sindaci di Broni, Casteggio e Santa Maria della Versa.
Nel testo i sindaci non nascondono la preoccupazione per la situazione finanziaria e di governance delle due società. “I fornitori da coinvolgere per le operazioni di manutenzione non sono disponibili a ulteriori esposizioni – scrivono i collegi sindacali – Constatiamo che le istituzioni competenti sono totalmente assenti e apparentemente disinteressate alla prevedibile e forse attesa chiusura delle cantine”. Con i consiglieri di amministrazione che hanno rifiutato la nomina, i collegi sindacali operano solo per l’ordinaria amministrazione e per la convocazione delle assemblee per la nomina del CdA, che è l’organo di gestione.
“Ci auguriamo che nella prossima assemblea della Scapa convocata per il 7 e 8 agosto – proseguono – si provveda alla nomina di un CdA che prenda in mano seriamente la situazione economica. Le banche stanno revocando i fidi, i clienti non stanno pagando e i fornitori inviano decreti ingiuntivi. La procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa, deliberata con tempestività il 4 e il 5 giugno e avviata concretamente il 7 luglio, ha subìto rallentamenti a causa dei comportamenti del neoeletto CdA della Scapa, dimissionario dopo pochi giorni dalla nomina, sostenuto oltre che dalle associazioni di categoria anche da Confcooperative e dalla stessa Regione. Solo un’immissione di capitale può salvare le cantine e gli effetti sui soci e il territorio”.
“Solo un rapido commissariamento affidato a una personalità esterna – afferma il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio – potrà consentire ai soci produttori di mettere in sicurezza l’ormai prossima vendemmia. Mi auguro che il Governo agisca presto. Salviamo il salvabile per questa stagione, poi bisognerà valutare con attenzione e senza alibi errori e responsabilità del gruppo dirigente”.