
Broni, dopo la presentazione della lista della Regione. "Senso di responsabilità"
Broni (Pavia), 20 luglio 2025 – Prima la sfiducia nei confronti della governance, poi le dimissioni del consiglio di amministrazione e l’elezione di nuovi vertici, infine una situazione di sovraindebitamento. Non c’è pace per il consorzio Terre d’Oltrepò e la bufera si abbatte a poche settimane dall’avvio della vendemmia, quando i conferimenti 2024 non sono ancora stati pagati.
“Rinnoviamo l’appello a Regione Lombardia e ai suoi rappresentanti politici e istituzionali, perché possano arrivare velocemente al salvataggio di Terre d’Oltrepò - hanno fatto sapere attraverso un comunicato gli oltre 100 soci che avevano proposto la sfiducia al precedente cda e al collegio sindacale. Se le cose non vengono fatte velocemente è un intero territorio che fallisce”.
Di fronte a questa richiesta d’aiuto, l’assessore regionale all’Agricoltura ha risposto: “La situazione emersa dopo le elezioni del nuovo cda di Terre d’Oltrepò ha confermato la necessità di un’operazione di discontinuità che Regione Lombardia, insieme al sistema cooperativo e alle organizzazioni agricole, ha sostenuto con convinzione e responsabilità. Un’azione che ha interrotto un’inerzia pericolosa e ha fatto piena luce su una gestione che non consentiva alcuna possibilità di rilancio e nella convinzione che ulteriore immobilismo avrebbe portato ulteriori danni ai soci conferitori”.
I consiglieri eletti l’11 luglio non hanno accettato la carica, alla luce degli elementi emersi nei giorni successivi, quando si è parlato 12 euro rimasti nelle casse del consorzio dopo tutti i pagamenti effettuati. “Abbiamo tentato tutte le strade per garantire una continuità operativa dopo aver auspicato la discontinuità gestionale. Per avere contezza dei conti e della reale possibilità di continuare – ha proseguito Beduschi – ma una volta scoperte tutte le carte è stato chiaro che la situazione attuale non consente alcuna prosecuzione della governance. Ora si apre una fase nuova, nella quale interverranno gli organi ministeriali preposti al controllo: a loro il compito di far piena luce sui comportamenti e sulle eventuali responsabilità che hanno portato a questo stato di cose, nell’ottica di una massima trasparenza”.
“Il nostro impegno – ha aggiunto l’assessore – sarà quello di accompagnare e velocizzare il più possibile questo percorso, lavorando in parallelo per individuare strumenti di sostegno a favore dei soci e del territorio, soprattutto in vista di una vendemmia che si preannuncia particolarmente complessa. L’operazione trasparenza era un passaggio inevitabile. Regione Lombardia e lo Stato non lasceranno soli i viticoltori dell’Oltrepò, che meritano un futuro ben diverso e all’altezza della qualità e della storia di questo territorio. Ringrazio il sistema cooperativo e le organizzazioni di rappresentanza agricola per aver condiviso e sostenuto fino in fondo questa scelta difficile ma necessaria”.