STEFANO ZANETTE
Cronaca

Delitto di Garlasco: Andrea Sempio “stanco delle indagini”, Stasi “vive con distacco”

Le reazioni dell'indagato e del già condannato alla ripresa delle analisi sulle impronte nell'incidente probatorio in corso sull'omicidio di Chiara Poggi

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 10 settembre 2025 – Gli avvocati, non solo dell'indagato Andrea Sempio ma anche del già condannato Alberto Stasi, non si attendono clamorosi sviluppi dagli esiti delle analisi sulle impronte che hanno preso il via nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 10 settembre, nella sede del gabinetto regionale di polizia scientifica.

Si tratta dell'incidente probatorio disposto dalla Gip di Pavia Daniela Garlaschelli nell'ambito dell'inchiesta riaperta dalla Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.

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I carabinieri di Garlasco durante i primi sopralluoghi nella villetta dove avvenne il delitto

I legali

“Non so ovviamente che cosa uscirà - ha detto entrando in Questura a Milano l'avvocata Angela Taccia, che col collega Massimo Lovati difende Sempio - però sono abbastanza sicura, anzi totalmente sicura, che non potrà uscire niente a discapito del nostro assistito che è innocente".

"Oggi - ha detto l'avvocata Giada Bocellari, che col collega Antonio De Rensis difende invece Stasi - ci aspettiamo di trovare le impronte corrispondenti ai Dna che abbiamo già trovato. È un passaggio dell'incidente probatorio, ma non lo vedo particolarmente rilevante”.

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“L’impronta di Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi: è intrisa di sangue e sudore”. La consulenza della difesa di Alberto Stasi

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Le tracce

Il perito dattiloscopista Domenico Marchigiani, in base all'estensione dell'incarico disposta dalla Gip nell'udienza dello scorso 23 luglio, deve cercare eventuali impronte latenti sui resti della spazzatura, gli stessi reperti sui quali l'altro perito, la genetista Denise Albani, ha trovato tracce di Dna solo della vittima (sulla pellicola del Fruttolo) e del fidanzato Stasi (sulla cannuccia dell'Estathè).

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Processi e misteri, 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Paolo Reale, cugino e consulente informatico: nessun preconcetto sull’inchiesta

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All'esame, come richiesto dallo stesso perito dattiloscopista e accolto dal Gip, anche le impronte sui fogli di acetato, dai quali non erano emersi Dna utili per comparazioni, per provare a dare delle attribuzioni, che non erano invece ritenute utili nel 2007.

Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007 e, a destra, l'impronta 33
Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007 e, a destra, l'impronta 33

Sempio

Nel frattempo anche i due diretti protagonisti dell'inchiesta attendono gli eventuali sviluppi, con stati d'animo comprensibilmente differenti. L'indagato Andrea Sempio "è rassegnato e tranquillo, sempre per quello che può essere ovviamente - riferisce l'avvocata Taccia - però dice 'tutto quello che devono accertare che lo accertino'. Anche lui, come potete immaginare, è abbastanza stufo di tutte queste indagini, più che altro su di lui, sa che non c'entra niente ed è dispiaciuto per i genitori".

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Alberto Stasi
La nota “traccia di interesse dattiloscopico classificata 33” e l'indagato, Andrea Sempio
La nota “traccia di interesse dattiloscopico classificata 33” e l'indagato, Andrea Sempio

Stasi

Alberto vive come ha vissuto i mesi scorsi, cioè sostanzialmente con distacco”, riferisce invece l'avvocata Bocellari. "Guarda al suo futuro - prosegue la legale di Stasi - e non ha particolare interesse a seguire la vicenda e infatti non la sta seguendo".

La seguono invece con interesse i suoi avvocati, non solo per l'incidente probatorio in corso: "Sarà importante - aggiunge l'avvocata Bocellari - vedere cosa ha fatto la Procura in questi mesi e cosa farà nei prossimi. È ancora lunga e molto complicata, io invito sempre alla prudenza in un senso e nell'altro. Non mi piacciono le suggestioni".