
Pavia, tra gli imputati l’ex presidente Elleboro e l’ex direttore Chirico. Viene loro contestato il peculato. L’imprenditore Francolino potrà patteggiare. Messa alla prova per la funzionaria di Arpa, Tognoli.
L’accusa, rappresentata dai pm Chiara Giuiusa e Alberto Palermo, ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per tredici indagati nell’ambito del primo filone dell’inchiesta Clean di cui ieri si è svolta una seduta dell’udienza preliminare. In tutto i coinvolti sono quindici, accusati a vario titolo di peculato, frode nelle pubbliche forniture, turbativa d’asta e rivelazione di segreto istruttorio, e sono il sindaco di San Genesio Enrico Tessera, l’ex presidente di Asm Manuel Elleboro e l’ex direttore generale di Asm Giuseppe Chirico, la ex consigliera di Asm Elisabetta Fedegari, l’imprenditore Dario Francolino e il titolare di una società Rocco Reitano, l’impiegata Elisa Bacaloni, l’ingegnere Gianluca di Bartolo, la funzionaria comunale di San Genesio Nausica Donato, i costruttori Giuseppe Maiorino e Biagio Maiorino, Marco Musella di una società di progettazione, la funzionaria di Arpa Mara Tognoli, il carabiniere attualmente sospeso Antonio Scoppetta e l’ex ufficiale dei carabinieri Maurizio Pappalardo. Francolino ha chiesto di patteggiare, mentre Tognoli la messa alla prova. Per tutti gli altri è arrivata la richiesta della Procura di rinvio a giudizio. L’inchiesta risale al 2023. Secondo le accuse, a Francolino, Elleboro, Fedegari, Chirico e Reitano è contestato il peculato perché per gli inquirenti si sarebbero appropriati di 5.500 euro di Asm per realizzare un video istituzionale, ma in realtà il denaro sarebbe stato destinato a Francolino in quanto avrebbe sostenuto in campagna elettorale per le regionali Fedegari. Elleboro e Chirico sono accusati di peculato anche per l’aumento di stipendio all’ex direttore generale, episodio cui si collega anche l’accusa di falso per Bacaloni.
Viene contestato il reato di turbata libertà degli incanti a Tessera, Donato, Mussella e Di Bartolo, quest’ultimo accusato anche di frode con Giuseppe e Biagio Maiorino, per gli appalti dei lavori alla scuola di San Genesio, che era anche stata sequestrata. Per l’avvocato Luca Angeleri, che assiste il sindaco Tessera, "Ho preso favorevolmente atto che il nome del sindaco non è praticamente stato pronunciato dal pubblico ministero e questo la dice lunga sull’estraneità del suo ruolo alle vicende contestate". Accusati di rivelazione di segreto d’ufficio Tognoli, Pappalardo e Scoppetta, questi ultimi due coinvolti anche nell’inchiesta Clean 2 per cui Scoppetta è stato condannato in rito abbreviato a 4 anni e mezzo di reclusione a luglio. In Clean 1 a Pappalardo e Scoppetta sono mosse accuse di rivelazione del segreto in relazione a una perquisizione prevista in una cantina oltepadana e a Tognoli perché avrebbe raccontato a Scoppetta di un’ispezione prevista da un conoscente. Si torna in udienza preliminare il 19 settembre, sedute sono previste anche il 29 e il 30 dello stesso mese.