
Il bosco di circa 25mila metri quadrati si trova alle spalle del polo istituzionale
Monza – Associazioni e comitati cittadini all’attacco dopo l’approvazione da parte della maggioranza della variante al Pgt del Comune di Monza che prevede il taglio del bosco di circa 25.000 metri quadrati dietro il polo istituzionale. Il via libera è arrivato malgrado oltre 29.000 firme raccolte per salvare l’area verde.
Proteste dal Comitato e dalle Associazioni
Il Comitato vive la decisione come un tradimento della Giunta di centrosinistra. “Questa variante - scrive il Coordinamento dei Comitati - è un chiaro esempio di come l’attuale amministrazione affronta i temi ambientali: con la distruzione di un ambiente naturale, con l’indifferenza rispetto alla salvaguardia del verde e dell’adattamento alla crisi climatica già in atto e con un evidente non rispetto della partecipazione democratica dei cittadini”.
Come prevede la legge, è stata accolta la richiesta del Coordinamento di compensare da 2 a 5 volte l’area del bosco a rischio taglio. Anche la Direzione generale agricoltura, sovranità alimentare e foreste di Regione Lombardia ha confermato che nel corso della redazione del Pif (Piano di indirizzo forestale) saranno considerate tutte le formazioni qualificabili quali “bosco”.
Votazione e Accuse Politiche
Alla votazione 4 gli astenuti e 3 i contrari, tra cui la lista civica di Paolo Piffer: “Questa maggioranza che fino a 3 anni fa si raccontava ai cittadini come ambientalista si è svelata una brutta copia della destra. Lo studentato avrebbe potuto trovare una collocazione diversa e l’area si sarebbe potuta tutelare. È scandaloso come nessuno della maggioranza abbia trovato il coraggio di opporsi, ambientalisti solo in campagna elettorale”. Contrario anche Massimiliano Longo (Forza Italia): “Partito Democratico, Monza attiva e solidale, Azione e Lab Monza hanno autorizzato la distruzione di un bosco di 25.000 metri quadri: pioppi, olmi e platani alti dai 14 ai 20 metri. E poi si “vendono” come difensori dell’ambiente”.
“Continueremo a combattere”
L’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti ha riconosciuto che quello al Polo Istituzionale è un bosco, come hanno confermato esperti forestali. Dall’altra parte osserva che quella è un’area da sempre edificabile: “Verranno attuate le compensazioni - dice l’assessore - come stabilirà la Regione e come previsto dalle norme”.
“Negli elaborati tecnici per la Valutazione ambientale strategica (Vas) precedenti l’adozione della variante - ricorda Giorgio Majoli, portavoce del Coordinamento - non si fa alcuna menzione alla presenza del bosco. Si è preferito farlo sparire. La Consulta del quartiere Cazzaniga aveva chiesto all’amministrazione un’assemblea pubblica di chiarimento che verrà però organizzata a settembre, a variante ormai approvata. Continueremo a combattere contro questo e gli altri scempi ambientali”.