
Il design unisce funzionalità ad estetica ed è i risultato di un confronto coi diretti interessati
Cambio d’abito per gli oltre 250 postini di Monza e Brianza. Si tratta di un vero e proprio guardaroba quattro stagioni, nel quale i portalettere potranno scegliere di giorno in giorno, a seconda del clima. Il nuovo design, presentato ieri in piazza Duomo, unisce funzionalità estetica e tessuti riciclati per tutelare l’ambiente, proteggere dal caldo e dal freddo, all’insegna di sicurezza e praticità. I pantaloni sono di materiali tecnici e traspiranti, comodi per muoversi; le polo a manica lunga e corta fatte di fibre altamente protettive anti ultravioletti. Si aggiunge una giacca invernale tre in uno: dotata di corpetto autoportante, ben visibile, a tutela della sicurezza.
Per studiare la divisa erano stati interpellati direttamente gli addetti alla consegna che, lavorando sul campo, avevano espresso le loro necessità. Alle divise si aggiungono anche i nuovi palmari. In provincia Poste Italiane conta su 9 centri e presidi di distribuzione, con 250 mezzi (il 50% green), a cui si aggiungono i 18mila Punti Poste per il ritiro tra attività commerciali e lockers. Il lavoro è cambiato e i portalettere consegnano diversi volumi di pacchi, nel 2024 aumentati del 23%. Lo scorso maggio sono entrati in servizio a Monza e Brianza 25 nuovi portalettere (altri 65 vennero assunti a ottobre 2024).
Tutti vestiti uguali, ma tutti diversi. Pasquale Naddeo, oggi responsabile del Centro logistico di Monza ha cominciato giovanissimo come postino in Campania e poi si è trasferito e ha potuto migliorare la propria posizione. "La nostra mission – spiega – è che tutta la posta, pacchi, avvisi e reclami vadano a buon fine. Ogni tentativo fallito comporta lavoro in più". Chiara Corgiolu, postina a Monza, lavorava prima in un ufficio di marketing. Poi l’azienda ha effettuato una ristrutturazione e Chiara ha risposto al bando di Poste Italiane. Oggi il suo giro comprende un ventaglio di 120 fermate, tra Monza, Vedano e Villasanta dalle villette bifamiliari ai supercondomini di tre palazzi.
Ma ovunque cerca di conoscere i suoi utenti e di venire incontro alle loro esigenze: "Io suono sempre una volta in più – dice – per permettere anche agli anziani di scendere". E poi c’è Davide Federico: dopo il liceo scientifico a Sessa Aurunca (Caserta) ha fatto il pizzaiolo e poi ha risposto al bando. Negli ultimi tre anni, tra una lettera e un pacco, si è laureato in Economia aziendale. "Mi piacerebbe proseguire la carriera nel settore risorse umane di Poste Italiane".