
maranza in piazza Cambiaghi Monza
Monza, 3 luglio 2025 - Aggrediti dopo la rapina di una piccola cassa acustica portatile dai maranza, che non hanno gradito l'allerta inviata alle forze dell'ordine. L'ennesima scena da guerriglia urbana che la notte scorsa si è verificata a Monza, dove alcuni bengalesi tra i 16 e i 18 anni sono rimasti lievemente feriti. Tutto è iniziato quando uno di loro stava svolgendo alcuni esercizi fisici davanti ai giardinetti del "Nei" di via Enrico da Monza, mentre ascoltava musica tramite la cassa portatile ed è stato avvicinato da un gruppetto di maranza che l'hanno minacciato e gli hanno rapinato la piccola cassa.
A raccontarlo è il referente della comunità bengalese, che si è appena diplomato e ha la cittadinanza italiana. "Il mio amico ha provato a seguirli per chiedere la restituzione dell’oggetto, ma nel frattempo questi individui avevano già scambiato la sua cassa con un’altra, in possesso di un altro gruppo", ha ricostruito il giovane. I balordi si sono diretti verso piazza Cambiaghi e la vittima ha chiamato il 112.
"Gli agenti, dopo aver ascoltato le parti coinvolte, hanno quindi invitato tutti ad allontanarsi", raccontano ancora i bengalesi. Tuttavia, appena i Carabinieri si sono allontanati, secondo quanto hanno raccontato le vittime, gli aggressori sono tornati verso il ragazzo che avevano rapinato, lanciandogli la bicicletta addosso per tre o quattro volte e ferendolo. "Forse una vendetta perché aveva osato chiedere l'aiuto dei suoi amici per riavere la cassa e allertato le forze dell'ordine", aggiunge Gianni Romano del sindacato Usb, che ha raccolto il racconto dell'aggressione, che si è allargata anche ad altri giovani che erano vicini, feriti con il coccio di una bottiglia o colpiti da pugni.
Un 16enne e un 18enne sono stati soccorsi e uno di loro è stato trasportato in codice verde all'ospedale di Monza. "Abbiamo ricontattato i Carabinieri, che sono intervenuti nuovamente insieme alla Polizia e all’ambulanza - proseguono i bengalesi - Desideriamo segnalare che questi episodi non sono un caso isolato. Questi stessi ragazzi, presumibilmente di origine egiziana, continuano a comportarsi in modo violento e minaccioso nel territorio di Monza, soprattutto nella zona del "Nei". Non è la prima volta che accadono fatti simili". Insieme all'Usb i ragazzi vogliono organizzare una serata per affrontare questo tema scottante. "Chiediamo che vengano prese misure urgenti e concrete per garantire la sicurezza dei cittadini e fermare questi comportamenti inaccettabili", sostengono.