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Legionella: come tenere lontano il batterio dalle nostre case. I metodi di prevenzione

Allarme anche a Milano dopo l'identificazione di un focolaio nel quartiere Crescenzago. La trasmissione non è da umano a umano, ma per inalazione da aerosol

Legionella: come tenere lontano il batterio dalle nostre case. I metodi di prevenzione

Milano, 3 luglio 2025 – Scatta l’allarme legionella, dopo l'individuazione di un focolaio a Milano, nel quartiere di Crescenzago. Nei primi giorni di questa settimana è scattato il protocollo precauzionale, dopo che nel complesso gestito da MM in via Rizzoli sono giunte le segnalazioni di tre persone ricoverate e, purtroppo, di un decesso.

Un rubinetto;  a destra, il batterio della legionella visto al microscopio
Un rubinetto; a destra, il batterio della legionella visto al microscopio

Luigi Gandini, 91 anni, è morto lunedì 30 al pronto soccorso dell’ospedale San Raffaele per sospetta polmonite da legionella. Viveva nelle case di via Rizzoli dal 1983. E proprio in quei palazzi popolari già nel 2017 era scattato un allarme legato al batterio, che non si trasmetta da uomo a uomo ma solo per inalazione da aerosol. Nelle case dove è sui sospetta la sua presenza l’acqua calda è rimasta chiusa per un paio di giorni. Successivamente si è ripetuta la disinfezione dell’impianto idrico condominiale. Sono stati anche prelevati campioni di liquido. I risultati dei test arriveranno in un paio di giorni.

Dove prospera il batterio

Le parole d’ordine per evitare che il batterio “prosperi” negli impianti di condomini e abitazioni private sono manutenzione e prevenzione. Le regole sono semplici. Prima va detto che la legionella si annida nell’acqua calda stagnante, a una temperatura generalmente compresa tra i 35 °C ed i 50 °C. 

Il contagio avviene attraverso l’inalazione di acqua contaminata sotto forma di aerosol che si può ottenere, ad esempio, quando si fa la doccia.

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Il complesso di via Rizzoli dove si sospetta la presenza del batterio della legionella

Come prevenire i rischi

Quali sono, quindi, i mezzi per tenerlo alla larga dalle nostre case? Per esempio bisogna cambiare, o almeno disincrostare e disinfettare con una certa frequenza, i filtri rompigetto dei rubinetti, ma anche i tubi flessibili e i soffioni della doccia. È opportuno, poi, controllare che la temperatura dell’acqua calda arrivi a 45-48 gradi. 

Giusto, poi, assicurarsi di tirare lo sciacquone del WC almeno una volta ogni 24 ore. Si può prevenire così la diffusione di agenti patogeni anche quando le temperature sono favorevoli.

Fra i fabbricati più a rischio ci sono gli edifici che rimangono chiusi per periodi continuativi. Le scuole e altre strutture pubbliche che restano inattive per lunghe pause – estive e no – ma anche le seconde case. Per questo, almeno nelle abitazioni privati, può essere un’idea installare un dispositivo antiristagno.  L’apparecchio può essere programmato in modo da lavare regolarmente le tubazioni e sostituire l’acqua.