
Il consigliere dem Gigi Ponti
In Brianza ci sono ben 450 alloggi Aler sfitti. La denuncia arriva dal consigliere regionale dem Gigi Ponti, che ha rielaborato i dati degli accessi agli atti presentati dal Pd in tutte le Aler della Lombardia.
"I dati sono approssimati per difetto perché la Regione non ha fornito il numero di alloggi sfitti perché destinati alla vendita o alla valorizzazione – precisa Ponti – ma quelli relativi alla provincia di Monza si inseriscono in un quadro generale sconfortante: nell’Aler che comprende Varese, Como, la Brianza e Busto Arsizio il totale degli sfitti è di 2.939, in crescita rispetto al 2.023, quando erano 2.848".
Gli alloggi sfitti continuano ad aumentare, a ritmo costante in tutta la Lombardia. Nel 2022, secondo i dati della Regione gli alloggi sfitti Aler erano 19.534, nel 2023, secondo i dati recuperati da ogni singola Aler e dai grandi Comuni gli alloggi sfitti erano 32.536. Di questi 22.496 nelle Aler e 10.040 nei Comuni. Nel 2024 il totale degli sfitti di edilizia popolare pubblica è 38.198, di cui 23164 nelle Aler e 15.034 nei Comuni, 5.662 più che nel 2023.
"Dati sconfortanti – afferma Ponti – La Giunta lombarda, che ha completa autonomia sulla materia, non è stata in grado di costruire politiche abitative adeguate. Manca una visione d’insieme, non c’è una pianificazione. La Regione si è ridotta alla pura, peraltro negativa, gestione amministrativa di Aler, avviando solo interventi frammentari e occasionali dal sapore propagandistico. Basta pensare alle sbandierate e sporadiche assegnazioni di pochi alloggi. Si occupa con scarsa efficienza di Aler e ignora i Comuni, il cui patrimonio fa parte a pieno titolo dell’edilizia residenziale pubblica, non destina alcuna risorsa e imputa loro ogni colpa della malagestione". Ponti annuncia che in occasione del bilancio di assestamento il Pd chiederà risorse da destinare ai Comuni sotto i 100mila abitanti per il recupero delle case vuote.
"Proporremo – continua – di dividere il patrimonio sfitto di Aler in due parti: il 60%, quello destinato a chi ha redditi inferiori ai 14mila euro e non può sostenere spese di ristrutturazione delle case, deve essere recuperato a spese dell’Aler, il 40% invece deve essere destinato a famiglie con redditi superiori alla soglia di indigenza, ma non abbastanza da poter sostenere il costo di un affitto di mercato, con spese di ristrutturazione a loro carico. Penso ai lavoratori che si trasferiscono in Lombardia, quali gli infermieri".
"Il fallimento delle politiche della casa – conclude Ponti – riguarda anche il Governo che non muove un dito, anzi taglia le risorse. Per il 2025 dal Governo per tutta la Lombardia sono arrivati 2,8 milioni di euro, una cifra che se non fosse tragica sarebbe ridicola. Basta giusto per la ristrutturazione di non più di 186 alloggi, se si considera il costo standard di 15mila euro per ogni intervento".
R.M.