
La consigliera del Pd Sarah Brizzolara è in prima linea sul tema casa Il Comune gestisce circa 1.400 alloggi di edilizia pubblica
Il diritto alla casa torna al centro del dibattito politico. Giovedì sera, con l’approvazione di una mozione a prima firma della consigliera del Pd Sarah Brizzolara, il Consiglio comunale di Monza ha scelto di sostenere la proposta di legge popolare “Ma quale casa?“, che chiede l’inserimento del diritto all’abitare tra i principi fondamentali della Costituzione. Un voto simbolico, ma carico di peso politico, come ha sottolineato il sindaco Paolo Pilotto: "Abbiamo bisogno di uno sguardo che superi i confini dell’impegno locale, per quanto doveroso e concreto". Il sindaco ha ricordato che il Comune gestisce circa 1.400 alloggi di edilizia residenziale pubblica, a cui si aggiungono i 1.200 di Aler, controllata da Regione. Accanto a questi, crescono i progetti di edilizia a canone calmierato, convenzionata e, soprattutto, housing sociale.
Due i progetti più attesi: uno è quello della Fondazione Bellani, che, al posto del vecchio commissariato di viale Romagna, realizzerà entro due anni un edificio destinato a co-housing per persone a basso reddito. Saranno insediamenti abitativi composti da alloggi privati, ma corredati da ampi spazi comuni destinati all’uso collettivo, quali grandi cucine, lavanderie, sale per gli ospiti, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, aree caffè, internet point, biblioteca. Accanto a questo, il progetto Monza Vicina, attivo da questa estate, porta un camper attrezzato nelle aree di edilizia popolare dei quartieri Regina Pacis-San Donato e Libertà, per offrire ascolto, mediazione sociale e piccole riparazioni, col supporto di educatori e operatori. Il consenso politico è stato di tutta la maggioranza e del consigliere di minoranza Andrea Arbizzoni (Fdi).
Ma non sono mancate dall’opposizione perplessità sull’opportunità di inserire il diritto alla casa in Costituzione, pur riconoscendo l’emergenza casa e il problema dell’abitare nell’epoca odierna, come vero nodo politico. "Le vecchie soluzioni non bastano più - commenta la promotrice Brizzolara -. La politica deve sapersi innovare e dare risposte ai bisogni reali, per non avere città espulsive".
Alessandro Salemi