
L’esercitazione di protezione civile che si è svolta a maggio al Parco di Monza ha simulato la ricerca di tre adolescenti scomparsi
Aumentano gli scomparsi, soprattutto minorenni italiani, in provincia di Monza e Brianza. Ma per fortuna quasi tutti vengono ritrovati. Sono i dati relativi al 2024 che emergono dalla 32esima relazione del Commissario per le persone scomparse del ministero dell’Interno.
Nel territorio brianzolo lo scorso anno sono state 185 le denunce per persone che hanno fatto perdere le loro tracce, rispetto al dato complessivo di 3.211 della regione Lombardia, che si posiziona al secondo posto dopo la Sicilia tra le 24.705 denunce presentate in tutta Italia.
Il dato più preoccupante è che in provincia di Monza e Brianza ad abbandonare il loro domicilio siano soprattutto giovani della fascia fino a 17 anni (in tutto 94, con un aumento del 18%). Solo la provincia di Lodi (+29%) ha superato quella di Monza e Brianza (+18%) per incremento di denunce presentate alle forze dell’ordine. Il dato provinciale più basso (-35%) è quello di Como. Sono stati invece 79 (+16%) l’anno scorso gli scomparsi di età compresa dai 18 ai 65 anni, comparati al +116% della provincia di Lecco e al -40% della provincia di Sondrio e 12 (-20%) gli ultra 65enni, comparati al +500% di Mantova e alla totale assenza di scomparsi di questa fascia di età di Sondrio.
Tra i minorenni scomparsi in Brianza 71 sono italiani (+37%) e 23 stranieri (-18%). Sono nella stragrande maggioranza italiani anche gli scomparsi maggiorenni nel nostro territorio.
Di fronte al dato in aumento delle denunce di scomparsa, quello positivo è che nella provincia di Monza e Brianza quasi tutte le denunce di scomparsa si chiudono con un ritrovamento: nel 2024 si sono conclusi con un lieto fine 82 casi su 94 denunce per quanto riguarda i minorenni, 72 su 79 tra gli adulti e 10 su 12 tra gli over 65.
In Lombardia le denunce sono state 3.211 (erano 3.300 nel 2023), relative a 2.678 persone effettive - a volte più denunce vengono presentate per la stessa persona (2.879 nel 2023) - con 2.423 ritrovamenti (contro i 2.134 dell’anno precedente) e 42 individui (1 in meno nel 2023) ritrovati deceduti.
A scomparire, in generale, sono nella stragrande maggioranza persone di sesso maschile, i due terzi. A causare l’allontamento, in moltissimi casi volontario, sono dissidi familiari, relazionali e affettivi o patologie mediche o psichiche. Fortunatamente gli scomparsi vengono ritrovati, e in tempi brevi: nel 75% dei casi nel giro di una settimana dalla denuncia, nel 60% addirittura nel giro delle prime 24/72 ore.
Le tecniche di ricerca si sono via via affinate nel tempo e a darne dimostrazione è anche il dato nazionale relativo ai 3.276 rintracci di persone scomparse da più anni, quasi 2000 relative a 14-17enni, i due terzi stranieri. A fare la differenza i social, le campagne di comunicazione mirate, l’attivazione costante del tavolo tecnico interforze, anche con il portale “Missing person“) e il progetto Sistema persone scomparse, finanziato con fondi Pnrr in tutte le prefetture, che rivestono un ruolo fondamentale con i loro piani provinciali.
Anche le nuove tecnologie aiutano come l’intelligenza artificiale, l’analisi di foto e impronte digitali e anche del dna da tracce biologiche dello scomparso prelevate, dopo la denuncia, con il consenso dei familiari.