CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il nodo della viabilità. Costretta al giro largo nonostante sia disabile

Il Gran Premio “blinda“ in casa i disabili. Le modifiche alla viabilità ordinaria nei giorni del Gp hanno creato code...

Chiusure delle strade e deviazioni del traffico hanno creato problemi ai residenti

Chiusure delle strade e deviazioni del traffico hanno creato problemi ai residenti

Il Gran Premio “blinda“ in casa i disabili. Le modifiche alla viabilità ordinaria nei giorni del Gp hanno creato code e non poche difficoltà a tutti coloro che abitano nella cintura monzese, a causa di chiusure e deviazioni, per creare vie preferenziali ai visitatori, detentori di biglietto. Ma la situazione è stata particolarmente disagevole per i disabili. Lo racconta Alessandro Sanfilippo, residente in via Santo Stefano a Vedano, vicino all’entrata del Parco, adiacente all’ingresso dell’Autodromo. Sua moglie è disabile riconosciuta al 100% e per il secondo anno, a causa del Gran Premio, ha avuto difficoltà a rientrare a casa, pur avendo impellenti necessità, aggravate dal suo stato. "Domenica siamo andati da casa nostra a via Tasso, a Monza – racconta Sanfilippo –, per le celebrazioni della Chiesa Evangelica. Su viale Brianza all’andata tutto bene. Al ritorno le forze dell’ordine ci hanno impedito di percorrere la stessa strada. Abbiamo esibito il certificato di invalidità 100%, ma non c’è stato nulla da fare".

Da viale Brianza, quindi, Sanfilippo ha dovuto imboccare le vie laterali del quartiere Cazzaniga, sbucare in via Ramazzotti, fare la coda al semaforo e finalmente girare a sinistra verso Vedano. Una volta guadagnate le strade del paese, dichiarando di essere residente non è stato nemmeno necessario esibire carta d’identità e documento di invalidità e la coppia ha potuto serenamente dirigersi verso casa. Ma intanto erano passati altri venti minuti di traffico e di coda, minuti preziosi per chi ha particolari e impellenti necessità aggravate da una disabilità. Tutto “per colpa“ del Gran Premio. Non restava che rimanere in casa.

"Mi pare un sopruso che le persone munite di biglietto e le autorità possano passare – rincara la dose Sanfilippo – mentre chi ha un disabile a bordo, con tanto di certificato, ed è residente e quindi sta andando a casa propria, si debba sorbire un lungo giro, carico di traffico. Dalla differenza di trattamento tra Monza e Vedano mi pare di capire che l’applicazione delle normative sia soggetta a un margine di discrezionalità delle forze dell’ordine, a cui chiedo di tenere presenti le condizioni e le esigenze dei disabili".