
Alla Scuola popolare antimafia aderiscono Cgil, Spi, Brianza SiCura, Libera e Anpi
La Lombardia è la seconda regione italiana con la maggiore infiltrazione mafiosa, come emerge dalle inchieste della Commissione Antimafia. Nessuno può sentirsi al riparo. Il fenomeno è radicato tra Desio, Seregno, Giussano, Limbiate e Monza, dove la malavita, in particolare la camorra, vive nell’ombra, tiene un basso profilo, infiltrandosi nelle attività imprenditoriali. Per aprire gli occhi a tutti coloro che vogliono saperne di più sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione della “Scuola popolare antimafia“, in partenza a Monza. Per iscriversi ci si può rivolgere alla cooperativa sociale K-Pax, con scadenza il 20 ottobre. La quota di partecipazione è di 50 euro, per 7 lezioni che si svolgeranno in Sala Maddalena, in via Santa Maddalena, dal 29 ottobre.
L’iniziativa, sviluppata grazie alla collaborazione tra la cooperativa K-Pax e il centro di ricerca Cross, ha visto nel 2021 Brescia come prima sede del progetto pilota. Progressivamente è stata aperta ad associazioni, sindacati e cooperative. Per l’edizione 2024 le lezioni si sono estese anche alla Franciacorta e a Desio. Quest’anno a Monza, ma sarà itinerante pure su altri centri della Brianza. Sul territorio aderiscono Cgil Monza Brianza, Spi Brianza, Brianza SiCura, Libera Monza Brianza e Anpi, con il supporto del Comune.
"La volontà di divulgare oltre i confini universitari i contenuti innovativi prodotti in ambito accademico, in materia di sociologia e storia della criminalità organizzata – spiega Ilaria Meli, docente della facoltà di scienze politiche dell’università Statale di Milano –, ha spinto un gruppo di professionisti, studenti, ricercatori e collaboratori di Nando Dalla Chiesa a creare una Scuola popolare antimafia, volta a raggiungere anche cittadini che, per varie ragioni, non riuscirebbero a usufruire dell’offerta formativa universitaria".
Il corso, aperto a tutti, è composto da 7 incontri, di cui i primi 4 introduttivi per spiegare la genesi e lo sviluppo di Cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta e le altre organizzazioni mafiose nate a Roma e poi “esportate“ in tutta italia. A seguire, il 26 novembre e 3 dicembre, si parlerà del contesto monzese e della legislazione antimafia e beni confiscati. Chiuderà il ciclo Nando Dalla Chiesa, docente di sociologia, che riprenderà la situazione monzese e gli stereotipi da sfatare. Saranno lezioni frontali, con una parte finale riservata ad accogliere domande e eventuali progetti.
C.B.