
La violenta grandinata del 2023 scoperchiò i tetti di molte case in Brianza
A più di due anni dalla violenta grandinata che provocò danni enormi ai tetti di molte case tra Misinto e Cogliate, in particolare nella frazione Cascina Nuova, dopo avere già affrontato una serie di passaggi burocratici e non avere ancora ottenuto un euro dalla Regione, i residenti ora devono compilare ancora un form digitale per sperare di portare a casa qualcosa a parziale copertura delle ingenti spese sostenute.
Era il luglio del 2023. Regione Lombardia aveva manifestato l’intenzione di coprire, almeno parzialmente, i danni, seppure con uno stanziamento molto limitato: all’inizio 10 milioni di euro per tutta la regione a fronte di 45 milioni di danni registrati solo tra Cogliate, Misinto e Lazzate. Seguendo il detto brianzolo "Piuttost che nient…" i residenti, specie se sprovvisti di assicurazione privata, si erano messi d’impegno per compilare e inviare i documenti richiesti online, mettendosi poi in paziente attesa del rimborso. Nei giorni scorsi invece è stata recapitata una mail in cui li si invita ad entrare in uno specifico sito web per presentare la nuova domanda. "È in apertura il procedimento per la presentazione delle domande di contributo relativo ai soggetti privati per i danni occorsi al patrimonio edilizio abitativo ed ai beni mobili, a seguito degli eventi meteorologici che dal 4 al 31 luglio 2023 hanno interessato il territorio". L’indicazione riguarda quelli "che hanno presentato, entro dicembre 2023, il Modulo B1 di ricognizione dei danni e che sono stati ricompresi nell’elenco dei fabbisogni".
Quindi, chi ha presentato domanda entro dicembre 2023 ed è stato inserito nell’elenco dei fabbisogni trasmesso (a cura dei comuni), ora deve aggiungere la nuova documentazione richiesta. Un’operazione che deve essere compiuta tra il 22 settembre e il 5 novembre, per procedere con l’avanzamento della pratica. La mail è stata accolta con sorpresa mista a rabbia dai destinatari. "Dopo più di due anni siamo ancora in ballo per ricevere chissà poi cosa", sbottano alcuni residenti. C’è chi fa un esempio: danni complessivi per 24.500 euro, risarcimento dell’assicurazione per 16mila euro, mentre dalla Regione forse arriverà qualche migliaio di euro. Chi non era assicurato è ancora più esposto e la beffa potrebbe essere quella di fare un sacco di documenti per ottenere magari un 5 o 10% del danno subito. Per il sindaco di Misinto, Matteo Piuri, "sarebbe stata auspicabile una semplificazione delle procedure per i cittadini e anche per il Comune che invece dovrà ancora una volta farsi carico della maggior parte delle incombenze".