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Carrefour decide di licenziare 175 persone a Milano, i sindacati: “È inaspettato e inaccettabile”

Per l’azienda è “necessario a causa dei costi energetici e della concorrenza intensa”. Ma le sigle sindacali denunciano: “Anni di scelte sbagliate da parte dei dirigenti”

Carrefour è una catena di supermercati francese fondata 1959

Carrefour è una catena di supermercati francese fondata 1959

Milano – Carrefour Italia alza la mannaia sull’occupazione. La multinazionale francese ha comunicato la decisione di eliminare 175 posti di lavoro nella sede centrale milanese, su un totale di circa 700 dipendenti. Una mossa che l’azienda giustifica come parte di una strategia più ampia per risollevare le sorti del business italiano.

Il gruppo transalpino non usa mezzi termini nel motivare la scelta: il mercato italiano della grande distribuzione è “caratterizzato da una competizione intensa e frammentata, a fronte di un potere d'acquisto in diminuzione e una costante pressione sui margini, determinata da costi energetici, di logistica e aumento dei tassi di interesse”.

La riorganizzazione si inserisce in un più ampio piano di trasformazione incentrato sul modello del franchising, una strategia che dovrebbe consentire di “accelerare il percorso di rilancio della sostenibilità finanziaria e commerciale”. L’azienda assicura che la gestione degli esuberi avverrà “nel pieno rispetto delle normative vigenti”, cercando soluzioni che riducano l’impatto sociale sui lavoratori coinvolti.

Ma i sindacati non ci stanno. Filcams Cgil, Fisascat e Uiltucs denunciano che l’annuncio “giunge inaspettato e aggrava un clima già di grande tensione”. Le organizzazioni sindacali puntano il dito contro quella che definiscono una serie di “scelte aziendali sbagliate” che hanno caratterizzato la presenza di Carrefour in Italia negli ultimi anni.

“Si tratta di un licenziamento inaccettabile”, tuonano i rappresentanti dei lavoratori, che promettono battaglia per tutelare i dipendenti coinvolti. La loro richiesta è chiara: garantire l’occupazione senza scaricare sui dipendenti le responsabilità di una gestione aziendale che ha portato a “uno stato di sofferenza economica che perdura ormai da anni”.

Carrefour si dice disponibile al “dialogo costruttivo e responsabile” attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, ma i sindacati non sembrano intenzionati a fare sconti. “Senza risposte concrete”, avvertono, “ci riserviamo ogni possibile iniziativa a tutela delle lavoratrici e lavoratori”.